Prestiti per cattivi pagatori: le modalità di accesso
Con la definizione di cattivi pagatori vengono indicati, generalmente, i soggetti che hanno avuto problemi con il versamento puntuale di rate di rimborso di un prestito. I problemi di rimborso del finanziamento possono essere legati sia a prestiti personali che a carte revolving o prestiti on line. E’ definito, inoltre, cattivo pagatore, anche il soggetto che emette assegni privi di copertura o chi è stato oggetto di una sentenza di fallimento.
Prestiti cattivi pagatori, il CRIF
Le liste aggiornate relative ai cattivi pagatori vengono registrate presso il CRIF, Centrale Rischi Informazioni Creditizie. I prestiti a cattivi pagatori sono quindi soluzioni di accesso al credito riservate a quanti rientrano in questi particolari registri e che difficilmente riuscirebbero ad ottenere un prestito. I prestiti personali cattivi pagatori vengono erogati generalmente da società ed intermediari specializzati che mettono a disposizione soluzioni con cessione quinto stipendio, prestito delega oppure attraverso formule di prestito cambializzato.
In genere le società che erogano prestiti cattivi pagatori richiedono una serie di garanzie di terzi o reali (i cosiddetti prestiti ipotecari) al fine della concessione del finanziamento al soggetto richiedente. Online sono disponibili moltissime risorse e strumenti per la richiesta di prestiti on line a cattivi pagatori: moltissime società operano in rete con servizi di preventivo ed erogazione del prestito con tempistiche estremamente rapide.
Purtroppo l’eliminazione di un nominativo dalle liste cattivi pagatori è prevista solo nei casi in cui la persona sia stata oggetto di truffa: è possibile però richiedere l’aggiornamento dei dati una volta regolarizzata la propria posizione finanziaria. In ogni caso la cancellazione dal registro cattivi pagatori non può avvenire comunque prima di 24 mesi.
Prestiti cattivi pagatori, il SIC
Il SIC è il sistema di informazioni creditizie italiano ovvero il punto di riferimento di Banche e finanziarie che ne consultano la banca dati al fine di valuta l’affidabilità creditizia di un ipotetico cliente.
Il SIC è composto di Centrali Rischi a carattere pubblico, la Centrale Rischi della Banca d’Italia che segue le esposizioni superiori a 75 mila euro e la SIA che monitora le esposizioni comprese tra i 31.246 euro e i 75.000 euro, e a carattere privato, che registrano le esposizioni sotto i 31.246 euro e alle quali fanno riferimento i dati inerenti ai prestiti personali. In questi settore, tra le banche dati più utilizzate e CRIF che fornisce tutte le informazioni possibili alle Banche sulla condizione finanziaria del cliente che richiede il prestito al fine di ottenere una panoramica creditizia completa e limitare il rischio. Al momento della richiesta di un prestito fiduciario, l’istituto controlla on-line il CRIF ed accede alla situazione debitoria, con annesso storico, del richiedente.
Nel caso di cessione del quinto o delega di pagamento la situazione creditizia del cliente non viene valutata.