Marzo 2017 è stato un mese di crescita per il comparto dei prestiti bancari diretti a famiglie e imprese. A dirlo è Bankitalia, che nel rapporto “Banche e moneta: serie nazionali” dimostra inequivocabilmente come i prestiti al settore privato, corretti per effetto delle cartolarizzazioni e dei crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, siano cresciuti di un punto percentuale su base annua.
I prestiti alle famiglie sono invece aumentati del 2.4%, contro il +2.2% registrato nel mese precedente. In aumento anche i finanziamenti riconosciuti alle società non finanziarie, in rialzo dello 0.3%.
Per quanto riguarda i prestiti deteriorati, le sofferenze registrano una diminuzione del 7.1% su base annua, anche se il dato corretto con le cartolarizzazioni e con gli altri crediti ceduti sale fino a toccare l’11.2%. D’altra parte proprio la scorsa settimana Bankitalia ha anticipato che la ripresa congiunturale aveva ridotto il flusso dei crediti deteriorati, per cui l’aria di positività ha cominciato a tirare già da un po’.
Entrando nel dettaglio scopriamo che, al netto dei fondi rettificati, a marzo 2017 le sofferenze bancarie hanno registrato un ammontare complessivo di 77,152 miliardi di euro, superiori ai 77,024 miliardi di febbraio ma assolutamente inferiori rispetto agli 83,146 miliardi di marzo 2016.
I tassi di interesse applicati sui prestiti alle famiglie volti all’acquisto di abitazioni, invece, sono leggermente aumentati al 2.54% (erano al 2.47% nel mese precedente). I tassi di interesse sulle nuove linee di credito al consumo, vale a dire sia sui prestiti personali che sui prestiti finalizzati, sono stati dell’8.13%; quelli concessi alle società non finanziarie dell’1.66% e quelli sui nuovi prestiti di importo inferiore al milione di euro del 2.16%. Infine, i tassi passivi sul totale dei depositi in essere sono rimasti fermi allo 0.41%.