Vostro figlio sta per iniziare il percorso universitario e temete la batosta delle tasse. Vi sveliamo come ridurre al minimo l’importo.
Negli ultimi anni è cresciuto il numero di immatricolazioni nelle Università italiane. A breve partiranno le iscrizione per il prima anno accademico 2024/2025. Le informazioni da apprendere sono numerose tra cui quelle sulle tasse che si dovranno corrispondere.
L’anno accademico 2024/2025 si appresta a cominciare. Tanti ragazzi hanno già scelto il percorso universitario da intraprendere mentre altri stanno sciogliendo gli ultimi dubbi. C’è chi frequenterà un Ateneo vicino casa, chi dovrà cambiare vita trasferendosi in una Regione diversa e chi inizierà a conoscere la vita da pendolare. Il primo passo è affrontare il test di ingresso della facoltà scelta per poi procedere con l’immatricolazione.
La questione tasse si potrà affrontare un po’ più avanti ma è bene iniziare a preparare fin d’ora la documentazione che servirà per pagare il giusto rispetto al proprio reddito. Nello specifico la chiave del risparmio è l’ISEE universitario. In base al valore dell’indicatore, infatti, verrà stabilito l’importo delle tasse da pagare e la riduzione concessa. Attenzione, questo tipo di ISEE è diverso da quello ordinario. Per essere valido ai fini della tassazione universitaria occorrerà spuntare la voce di riferimento durante la compilazione della DSU.
Come calcolare l’ISEE universitario e ridurre le tasse
In base al valore dell’ISEE universitario si verrà inseriti in specifiche fasce di reddito in base alle quali si potranno ottenere diverse riduzioni sulle tasse, borse di studio e alloggi universitari. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente ordinario non è sufficiente per l’immatricolazione all’Università. Come detto si dovrà spuntare la dicitura ISEE Università durante la compilazione della DSU per avere validità ai fini dei benefici concessi.
La Dichiarazione Sostitutiva Unica si compila autonomamente accedendo al portale dell’INPS con le credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi) oppure rivolgendosi a CAF e Patronati (pagando un contributo per le compilazioni successive alla prima). La documentazione necessaria include le carte di identità di tutti i membri del nucleo familiare, i codici fiscali, le dichiarazione dei redditi, il contratto di locazione, gli interessi passivi del mutuo, giacenza e saldo sui conti correnti e su altri strumenti finanziari, Titoli e Buoni Fruttiferi (fino a che non arriverà il Decreto attuativo che li elimina dal calcolo ISEE), la Certificazione Unica. Vediamo, dunque, come i documenti siano gli stessi previsti per il calcolo dell’ISEE ordinario. A fare la differenza, lo ribadiamo nuovamente perché è l’errore in cui molti cadono, l’aver spuntato la dicitura ISEE Universitario.