Pagamenti pensioni maggio 2024, è tempo di sorridere: ci sono sorprese, tra arretrati e conguagli

Le pensioni di maggio avranno delle sorprese per alcuni cittadini grazie ad arretrati e conguagli. Scopriamo chi potrà sorridere. 

Ricevere dei soldi in più inaspettatamente è sempre un piacere. Alcuni pensionati potranno sorridere quando leggeranno il cedolino della pensione di maggio 2024 perché la cifra presente sarà più alta del previsto.

Pensioni maggio pagamenti con arretrati
Pensioni, le novità di maggio 2024 (Contocorrenteonline.it)

Siamo appena a metà aprile ma già il pensiero dei pensionati scorre fino alla nuova erogazione dell’assegno del mese di maggio. Si chiedono se riserverà loro delle sorprese che permetteranno di vivere con maggiore serenità dal punto di vista economico. Tante, troppe persone sono costrette a fare i conti con una pensione misera che basta a malapena per soddisfare i bisogni primari e pagare le bollette. C’è bisogno di un aiuto maggiore per non accarezzare l’idea di fuggire dall’Italia verso qualche nazione in cui la qualità della vita sarebbe maggiore nonostante un assegno non ricco. A maggio ci saranno delle sorprese per alcuni pensionati che riceveranno arretrati e conguagli.

I pagamenti delle pensioni di maggio, sorprese per chi?

Il giorno 2 maggio scatteranno i pagamenti delle pensioni (il 1° maggio è festivo) ma alcuni pensionati riceveranno i soldi con qualche giorno di anticipo. Parliamo dei correntisti BancoPosta che riceveranno l’accredito tra il 30 aprile e il 1° maggio. Tutti gli altri pensionati dovranno attendere giovedì 2, anche coloro che ritirano i soldi in contanti presso un Ufficio Postale.

Pensioni i pagamenti di maggio con sorpresa
Cosa aspettarsi nel cedolino di maggio (Contocorrenteonline.it)

L’importo sarà più alto per i percettori di trattamenti sui quali non era stato applicato a marzo l’aggiornamento legato alla riforma IRPEF (da quattro a tre scaglioni). Chi non ha ancora ricevuto la quota di aumento la riceverà a maggio insieme agli arretrati da gennaio 2024. L’incremento che si noterà sarà al massimo di 100 euro per i redditi più alti. In generale la riforma ha comportato cambiamenti in positivo solamente per i pensionati con redditi da 15 mila euro in su essendo cambiata l’aliquota di riferimento oltre questa cifra.

Chi ha un reddito tra 15 mila e 28 mila euro, nello specifico, verserà il 2% in meno di IRPEF grazie all’aliquota del 23%. Certo non parliamo di grandi aumenti. Si va dai venti euro all’anno per chi ha redditi di 16 mila euro a 260 euro all’anno con redditi di 28 mila euro. Per i conguagli con riferimento al rimborso IRPEF in dichiarazione dei redditi, invece, si dovrà attendere almeno fino al mese di agosto presentando il 730 tra maggio e metà giugno. Per i pensionati, infatti, i tempi di erogazioni sono di due mesi a partite dal momento di invio della dichiarazione dei redditi.

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