Le pensione di invalidità è un aiuto economico erogato alle persone affette da determinate patologie considerate invalidanti.
Per capire se si ha diritto o meno alla pensione di invalidità occorre fare riferimento alle tabelle INPS con malattie e percentuali di invalidità dato che non esiste una lista precisa delle patologie che permettono l’accesso alla misura.
Lo Stato aiuta le persone con disabilità o invalidità tramite l’erogazione di benefici assistenziali ed economici. Da una parte c’è la Legge 104 dedicata a chi ha un handicap fisico, psichico o sensoriale che prevede unicamente misure assistenziali. Dall’altra c’è il riconoscimento dell’invalidità che permette, invece, l’erogazione di vantaggi economici. Gli importi erogati agli invalidi, però, sono stati recentemente definiti insufficienti dalla Corte d’Appello di Torino.
Il riferimento era alla pensione di invalidità dal valore di 286,81 euro al mese. Tale cifra è inadeguata a garantire il soddisfacimento delle elementari esigenze di vita. La Consulta dovrà prendere una decisione in merito che potrebbe migliorare le condizioni economiche dei soggetti invalidi. Ma quali sono le patologie che permettono il riconoscimento di questa invalidità?
Se la capacità lavorativa è ridotta a causa di patologie congenite o acquisite è possibile richiedere la pensione di invalidità facendone richiesta di riconoscimento all’INPS. Una Commissione incaricata dovrà accertare le reali difficoltà che incontra il cittadino nello svolgere le normali attività di vita quotidiana e lavorativa. Inoltre dovrà indicare la percentuale di invalidità riconosciuta, fondamentale per capire quali benefici ottenere.
Le patologie riconosciute sono
Se la percentuale di invalidità riconosciuta con una di queste malattie è del 100% allora oltre alla pensione di invalidità di 286,81 euro al mese per tredici mensilità si potrà ottenere anche l’indennità di accompagnamento dal valore di 520,29 euro. Con invalidità tra il 74 e il 99% si otterrà la pensione solamente rispettando limiti reddituali stabiliti di anno in anno. Infine, il beneficio si ottiene anche in caso di cecità e sordità.