L’INPS ha pubblicato le tabelle con gli aumenti degli anni di pensionamento per lasciare il mondo del lavoro. Si dovrà attendere sempre di più.
Chi può approfittare del pensionamento anticipato ora deve fare domanda subito. Le previsioni parlano di un allungamento dei tempi per andare in pensione a partire dal 2026.
I lavoratori sperano di poter lasciare il lavoro prima dei 67 anni di età ma questo desiderio rimarrà un sogno irrealizzato specialmente tra pochi anni. Il Governo taglierà sempre più gli scivoli di pensionamento anticipato non per un dispetto agli italiani ma perché la situazione della nostra nazione è critica. L’invecchiamento della popolazione, le poche nascite, i costi delle pensioni delineano un pessimo quadro per il sistema previdenziale italiano. Si rischia un crollo tra una decina di anni se non ci saranno cambiamenti importanti fin da subito.
Già con la Legge di Bilancio 2024 sono state inasprite alcune misure (vedi Quota 103 e la pensione contributiva a 64 anni) ma si ipotizzano nuove restrizioni nell’uscita anticipata a partire dal 2025. Gli scivoli prorogati dalla Manovra 2024 – APE Sociale, Opzione Donna, Quota 103 – saranno confermati il prossimo anno? Verranno apportate nuove modifiche ai requisiti anagrafici e contributivi? Si parla di Quota 104 come possibile alternativa. L’INPS inizia a dare qualche informazione.
Le tabelle INPS sulla nuova età di pensionamento
Sulle misure non strutturali è impossibile fare previsioni certe. Sono opzioni cancellabili o prorogabili, tutto dipenderà da cosa deciderà il Governo. Diverso il caso della pensione di vecchiaia e della pensione anticipata ordinaria. Il mancato aumento della speranza di vita negli ultimi anni a causa del Covid 19 fa sì che l’INPS riporti come requisito anagrafico di accesso alla pensione di vecchiaia 67 anni per tutto il 2024 e come requisito contributivo per la pensione anticipata 42 anni e dieci mesi (41 anni e dieci mesi per le donne) fino al 2026.
Le tabelle degli aumenti parlano di un incremento a 67 anni e due mesi per la pensione di vecchiaia nel 2025 e nel 2026 per poi salire ancora a 67 anni e cinque mesi nel 2027 e nel 2028. Gli scarti sono ogni due anni perché questo è il periodo che passa tra una rilevazione dell’aumento della speranza di vita e l’altra. Nel 2029 e 2030 si potrà andare in pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni e otto mesi, nel 2031 e 2032 a 67 anni e undici mesi mentre nel 2033 e 2034 a 68 anni e due mesi. La pensione anticipata richiederà, invece, 43 anni e 1 mese nel 2027 e nel 2028, 43 anni e 4 mesi nel 2029 e 2030, 43 anni e sette mesi nel 2031 e 2032 e 43 anni e dieci mesi nel 2033 e 2034.