Avete dei buoni postali risalenti al 2015? Allora riscattateli subito, oggi valgono una vera e propria fortuna.
Poste Italiane da ormai qualche anno ha allargato il proprio business e permette ai propri clienti di sfruttare una serie di servizi in maniera totalmente gratuita e veloce. Si parla per esempio di PostePay, BancoPoste, SIM per il telefono e via dicendo. Tutti servizi extra e che vanno ad affiancarsi alle normali mansioni che Poste Italiane svolge da anni.
Tra le altre, dovete sapere che c’è la possibilità di investire su alcuni fondi di risparmio. Che vi permettono così di ottenere dei buoni postali che nel tempo potrebbero arrivare a valere moltissimo. Un’occasione in più per guadagnare non facendo praticamente nulla. Se già sapevate di questa opzione e avete dei buoni postali risalenti al 2015, vi consigliamo di riscattarli subito. Oggi valgono una vera e propria fortuna!
Buoni postali del 2015, oggi valgono una cifra pazzesca
Se siete “investitori di vecchia data”, probabilmente già sapete cosa sono i buoni postali e magari ne avete già alcuni che ancora non avete riscattato. Dovete sapere che ce ne sono alcuni in particolare risalenti al 2015 e che oggi valgono cifre astronomiche. Vi consigliamo di valutare bene la possibilità di andare in Posta per richiedere i soldi, il guadagno è garantito.
Per arrivare a questa conclusione, in realtà, bisogna prendere un caso piuttosto anomalo. Un utente ha infatti segnalato ad Informazioneoggi.it che: “Dal 2015 ho alcuni buoni che non posso cambiare perché Poste Italiane, nonostante la segnalazione sui buoni del triplicarne il valore alla scadenza, vuole pagarli il doppio“. Dunque un valore triplicato rispetto al momento dell’investimento, ma che però non viene riconosciuto da Poste Italiane.
C’è un caso simile risalente a qualche anno fa che permette di capire bene come bisogna agire in questi casi per ottenere tutti i soldi. Nel 2001, una signora di Frascati sottoscrisse tre buoni postali serie AF per un importo di 5 milioni di lire ciascuno. E all’interno delle condizioni economiche si leggeva che l’importo sarebbe raddoppiato dopo 9 anni e sei mesi e triplicato dopo 14 anni al lordo delle ritenute erariali.
Alla scadenza nel 2015, la donna è andata in posta per recuperare gli importi, ma l’azienda ha negato il rimborso della somma triplicata. Ed è qui che arriva la svolta che potrebbe tornarvi utile. La protagonista della vicenda ha consultato il legale della Consulta Giuridica di AECI ROMA SUD per citare poi in giudizio Poste Italiane. Vincendo la causa e ottenendo il rimborso dei titoli alle condizioni economiche pattuite inizialmente. Ecco perché, se anche voi avete vecchi buoni postali del 2015, vi consigliamo di agire subito per ottenere il credito promesso.