Sono in arrivo tante novità e cambiamenti in vista per il 2024, ma cosa dobbiamo aspettarci in particolare per le pensioni? Scopriamolo.
Ebbene sì, sembra proprio che in vista per il nuovo anno siano stati decisi e soprattutto programmati tutta una serie di cambiamenti e novità da parte dell’Istituto di previdenza. Tra i principali obiettivi di questa manovra, senza dubbio non possiamo non citare proprio una soluzione o quanto meno una rassicurazione nei confronti della crisi economica in cui il nostro Paese si trova immerso da ben più di un anno.
Non è certo un mistero, infatti, che ormai da mesi tutti noi ci troviamo a dover affrontare il problema di un’inflazione che sembra quasi essere senza precedenti. I prezzi aumentano ogni giorno di più e soprattutto diventano spesso inaccessibili, soprattutto quelli che riguardano i nostri beni primari e quotidiani.
Proprio per questo motivo, l’istituto di previdenza ha ben pensato di istituire alcuni aumenti per il 2024 con l’obiettivo di adattare questi pagamenti (come ad esempio le pensioni minime) al caro vita attuale. Per scoprire di che cifre stiamo parlando, continuate a leggere insieme a noi.
È così, tra i principali trattamenti previdenziali che con l’arrivo del 2024 subiranno un aumento senz’altro molto atteso e ben accolto da tutti noi, non possiamo fare a meno di citare proprio i cambiamenti previsti per le pensioni minime. Al momento, però, sebbene si tratti di una decisione senz’altro molto attesa da tutti noi e che potrebbe fare la differenza, non è ancora una questione decisa e ufficializzata. Piuttosto, si è ancora in attesa della maggioranza e per tanto non ancora nulla di deciso.
Ma cerchiamo comunque di scoprire quali sono i cambiamenti che dovrebbero aspettarci per il 2024. In innanzitutto andremo incontro a una proroga della Quota 103, un potenziamento dell’Opzione Donna e anche dell’Ape Sociale. Infine, come già detto, si potrebbe godere di una rivalutazione degli assegni così da renderli più conformi all’attuale caro vita e all’inflazione che si diffonde a macchia d’olio.
Nello specifico, per quanto riguarda la rivalutazione che ci aspettiamo sulle pensioni minime, parliamo di un aumento che si accompagnerà a quello già istituito nel 2022 e si farà una media tra anche tra i conguagli e arretrati. In definitiva, si dovrebbe trattare di una percentuale tra il 5,5 e il 6, corrispettiva dunque di circa una soglia di seicento euro al mese. L’obiettivo, al momento, è però quello di riuscire ad arrivare alla bellezza di mille euro.