In questa città siciliana gli stipendi sono i più bassi di tutta Italia. Le cifre sono da incubo, ecco tutti i dettagli a riguardo.
Stiamo vivendo uno dei periodi storici più complicati in assoluto dal punto di vista economico. Sempre più persone si ritrovano in difficoltà ad arrivare a fine mese, per via dell’inflazione che continua a crescere e del caro vita che si fa sentire. Tra bollette, spesa alimentare e benzina, le cifre di sostentamento sono sempre più insostenibili per buona parte degli italiani.
E gli stipendi in molti casi non aiutano, soprattutto per determinate fasce di lavoratori. C’è una città in Sicilia in particolare che sta registrando numeri da incubo. Stando alle ultime rilevazioni, qui ci sarebbero gli stipendi più bassi di tutto il Paese. Con i cittadini che si stanno lamentando e chiedono al più presto una soluzione al governo dal punto di vista di bonus ed incentivi.
Nei giorni scorsi, è uscito un report annuale pubblicato dall’osservatorio Jobpricing e chiamato “Geography Index”, dedicato agli stipendi in tutta Italia e ad una mappa completa sulle retribuzioni medie per ogni località. Stando a quanto emerso, sarebbe una città della Sicilia quella con i dati più preoccupanti in assoluto.
Per avere un dato preciso, è stato assegnato un 100 come retribuzione media nazionale. E a Ragusa il numero da incubo è di 78,8. Che gli dà di diritto l’ultimo posto nella speciale classifica degli stipendi nel nostro Paese. Una situazione sempre più preoccupante e che richiede un intervento quanto prima, per permettere ai lavoratori di poter affrontare al meglio una situazione di crisi economica sempre più pesante.
Dall’altra parte, nelle posizioni di testa troviamo la provincia di Milano, quella di Trieste e di Bolzano. Roma è l’unica città fuori dal settentrione facente parte della top 10, che è composta da Genova, Parma, Torino, Monza-Brianza, Varese e Bologna. È quindi il centro-sud a vivere maggiormente la crisi che sta investendo anche gli stipendi.
Staremo a vedere se nei prossimi mesi ci penserà il Governo a venire incontro a queste fasce di cittadini in crisi. Esortando ad aumenti degli stipendi o inserendo bonus in busta paga. Senza dimenticare gli incentivi pensati per le fasce di reddito più basse, che già ora sono disponibili e ottenibili in determinati casi facendo richiesta.