Gli Autogol, creator famosi per le loro parodie sportive, sono stati coinvolti in una truffa che ha sfruttato il loro nome: che è successo?
Nel corso degli ultimi anni il nome di moltissimi personaggi famosi è stato utilizzato per organizzare truffe ai danni di persone sprovvedute che arrivano a fornire anche il proprio nome e i dati del proprio conto in banca “abboccando” all’esca dei malintenzionati.
Stavolta è toccato anche agli Autogol a causa di un messaggio fasullo che è stato pubblicato a loro nome su Facebook, con tanto di fotografie dei tre. In questo caso specifico non si trattava di un raggiro finalizzato a ottenere il versamento di denaro da parte degli utenti, ma si è trattato comunque di un episodio molto grave che sono stati gli stessi Autogol a denunciare.
Come si sa, il modo più semplice di convincere qualcuno a fare qualcosa privo di senso è promettergli dei soldi. Sapendolo benissimo, i truffatori hanno deciso di promettere dei soldi a tutti coloro che avessero fornito i propri dati personali compilando un modulo.
Più nello specifico, il messaggio – truffa prometteva un premio di 1.000 Euro a 15 fortunati utenti che avessero deciso di iscriversi al concorso. Per iscriversi era necessario cliccare su un link contenuto nel post Facebook: a questo punto si sarebbe aperta una pagina web contenente un modulo da compilare con i propri dati personali tra cui naturalmente il proprio numero di telefono e il proprio indirizzo mail.
Teoricamente, tra tutti coloro che si sarebbero iscritti sarebbero stati sorteggiati a caso 15 nominativi che poi avrebbero ricevuto il premio d 1.000 Euro attraverso vari possibili canali di pagamento, come bonifici bancari, wetransfer eccetera.
Probabilmente lo scopo di questa truffa era ottenere i contatti e i dati personali di quanti più utenti possibile, in maniera da rivenderli ad agenzie di pubblicità e call center.
Naturalmente, nel momento in cui gli Autogol si sono resi conto di quello che stava accadendo e che il loro nome stava venendo usato per truffare i loro fan, hanno scritto un messaggio pubblico per prendere le distanze dall’iniziativa, affermando che non erano assolutamente legati all’iniziativa e che, oltre a non promettere denaro ai propri fan, non avrebbero mai usato i loro canali social per chiedere denaro.
Altre strategie di truffa, infatti, prevedono l’utilizzo di profili falsi di personaggi famosi che invitano a fare donazioni a falsi enti di beneficenza, che affermano di aver bisogno di soldi per sostenere questa o quella nobile causa.