I lavoratori dipendenti, sia del settore privato che del settore pubblico, possono chiedere un anticipo sul Tfr o Tfs. Ma non sempre è possibile.
Il trattamento di fine rapporto è un accantonamento che il datore di lavoro deve effettuare obbligatoriamente. Si tratta di un reddito integrativo che viene riconosciuto sia al lavoratore dipendente del settore privato che al lavoratore dipendente del settore pubblico a termini del rapporto di lavoro.
Tuttavia, la disciplina italiana prevede la possibilità per i dipendenti di accedere in via anticipata ad una quota del trattamento maturato in azienda. Si tratta di una situazione del tutto eccezionale per la quale è previsto il rispetto di specifiche condizioni.
Scopriamo quali sono le condizioni da rispettare per poter ottenere una quota del trattamento prima che il rapporto di lavoro sia cessato. Inoltre, vediamo anche come si può accedere a quest’opportunità.
Anticipo sul Tfr o Tfs: quando e come è possibile accedervi
Per poter accedere ad anticipo del TFR il dipendente deve rispettare determinate condizioni. Innanzitutto, deve aver maturato almeno otto anni di anzianità lavorativa all’interno della stessa azienda. Inoltre è possibile accedere fino al 70% del TFR già accantonato in azienda. Ma l’aspetto più importante, che determina la possibilità di ottenere il suddetto anticipo, è la motivazione che si cela dietro alla richiesta.
Secondo quanto stabilito dalla legge italiana per poter accedere all’anticipo del 70% del fondo già accumulato è necessario che il denaro serva a coprire le spese per esigenze legate a spese sanitarie, acquisto della prima abitazione, ottemperare a spese durante i periodi di congedi parentali o formazione del lavoratore.
Sebbene la disciplina italiana preveda la possibilità per i lavoratori di accedere ad anticipo del TFR, questo non rappresenta in alcun caso un diritto. Di conseguenza, il datore di lavoro ha l’opportunità di rigettare la richiesta.
Per quanto riguarda i lavoratori del settore pubblico loro non ha la possibilità di accedere all’anticipo del trattamento di fine servizio. Basti pensare che i pensionati scritti alla gestione separata unitaria creditizia e sociale ricevono la liquidazione del TFR o Tfs presentando un’apposita richiesta all’istituto bancario.
Si tratta di una cessione del credito in piena regola che dà la possibilità al richiedente di ottenere l’importo maturato dopo almeno sei mesi dalla data della domanda.
In alternativa i lavoratori dipendenti del settore pubblico la possibilità di accedere a uno o più finanziamenti dalla gestione unitaria seguendo un iter ben preciso.