Le liti condominiali sono sempre molto frequenti e per motivi molto comuni: ma cosa dice la legge? Come ci si può tutelare?
In ogni condominio che si rispetti ci sono controversie tra i condomini. Che si sia in affitto o si abbia una casa di proprietà, la convivenza negli stessi spazi o nelle stesse aree non è sempre facile. La condivisione degli spazi è già complicata tra le mura domestiche, figuriamoci in un condominio, dove di teste pensanti ce ne sono fin troppe.
E molto spesso la soglia di tolleranza verso i condomini è davvero molto bassa, o al contrario, gli atteggiamenti di alcune persone sono davvero insopportabili. Ma il più delle volte, i motivi che scatenano liti nel condominio sono più banali di quanto si possa immaginare. Ma quali sono le motivazioni più diffuse? E quali sono i comportamenti che, secondo la legge, bisogna adottare per tutelarsi in caso di beghe condominiali? Ecco cosa bisogna sapere.
Liti condominiali: perché accadono e come si risolvono
Si sta benissimo nei condomini, fin quando qualcuno non urta la suscettibilità dell’altro, tramite comportamenti che sono giudicati scorretti. Molto spesso le liti condominiali scoppiano per motivi futili, in altri casi per motivi più gravi. Ad esempio, una delle motivazioni principali sono i rumori molesti. Quelli ripetuti e che magari vengono prodotti in fasce orarie in cui si predilige il silenzio, ad esempio utilizzando gli elettrodomestici come la lavatrice o l’aspirapolvere.
Altro motivo è il fatto che qualcuno dai piani alti fa cadere briciole sul piano di sotto, e poi ci sono i panni stesi, i parcheggi non rispettati, l’appropriazione indebita di aree comuni e condominiali e l’esposizione dei rifiuti. Oppure può essere colpa di un animale domestico che non è correttamente educato.
Questi sono i motivi più comuni alla base delle liti condominiali. Ma cosa dice la legge a riguardo? Una delle principali soluzioni in caso di liti condominiali, è quello di rivolgersi all’amministratore di condominio. Ogni condomino è tenuto a esporre le proprie problematiche, affinché l’amministratore possa provare a mediare e mettere d’accordo le parti. Ma molto spesso questa soluzione non è sempre percorribile oppure non porta ad alcun successo ed allora bisogna intraprendere un’altra strada.
Laddove dovessero persistere le problematiche, ogni condomino può rivolgersi al Giudice di Pace per far valere le proprie ragioni. Infatti, il Giudice di Pace, grazie alle attuali Leggi, è di fatti organo competente per queste controversie, ed ha tutta l’autorità di esprimere e porre fine, con delibere, sanzioni e quant’altro, alle liti condominiali.