L’Agcom adesso avrà più poteri per combattere lo streaming pirata. Operazioni più veloci con utenti e siti messi alle strette: cosa succede.
In queste settimane abbiamo visto come il decreto anti-pirateria sia passato all’unanimità sia in Camera che in Senato. La nuova legge consegna maggiori poteri all’Agcom che adesso potrà intervenire direttamente e soprattutto più velocemente. Utenti e siti messi alle strette: cosa bisogna sapere.
L’ultima legge anti-pirateria ha concesso più poteri all’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni (AGCOM). In queste ore l’organo competente ha approvato tutte le modifiche al regolamento sui contenuti protetti dal diritto d’autore online. A stabilire il tutto ci ha pensato il nuovo decreto che è stato licenziato dal parlamento. Il grande cambiamento partirà dal prossimo 8 agosto e sarà in grado di bloccare i siti illegali entro 30 minuti dalla ricezione della notifica di un evento trasmesso in modo illecito.
La legge è la n.93 del 14 luglio 2023. Questa è composta da sette articoli, nel numero sono presenti i provvedimenti urgenti che adesso può prendere l’AGCOM, la quale sarà in grado di bloccare la diffusione abusiva di contenuti online. Andiamo quindi a vedere tutte le modifiche in arrivo ed i nuovi poteri consegnati in mano all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Streaming pirata, nuovi poteri per l’Agcom: cosa cambia adesso
Dal prossimo 8 agosto l’Agcom avrà più poteri per bloccare le trasmissioni illegali. Infatti basterà una semplice segnalazione del detentore dei diritti d’autore per disabilitare l’accesso a questi contenuti con il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio. Inoltre sempre l’Autorità sarà in grado di bloccare l’instradamento del traffico di rete nei confronti degli indirizzi IP che sono destinati a queste attività illecite.
Chi viene colto in flagrante avrà 30 minuti dall’arrivo della comunicazione per rimuovere o disabilitare il servizio. L’AGCOM avrà anche il potere di adottare dei provvedimenti cautelari con procedimento abbreviato e senza contraddittorio. Il tutto sulla base della Raccomandazione della Commissione europea sulla lotta alla pirateria online del 4 maggio 2023. Dopo la disabilitazione del servizio poi verrà anche notificato il tutto all’European Union Internet Referral Unit dell’Europol.
Ricapitolando, basterà una segnalazione di DAZN o Sky sulla trasmissione illecita per far sì che l’Agcom ordini ai provider (come Tim o Vodafone) di bloccare i domini segnalati. Inoltre sempre l’Autorità adesso ha il potere di ordinare ai motori di ricerca di rimuovere i siti che stanno trasmettendo contenuti illegalmente. Da agosto, anche in vista del ritorno della Serie A, l’Agcom avrà più potere e potrà intervenire in prima persona contro le attività illecite online.