Importanti novità riguardo le pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità. Vediamo insieme tutti i cambiamenti
In arrivo novità davvero importanti sul fronte delle pensioni. I cambiamenti riguarderanno sia le pensioni di vecchiaia sia quelle di reversibilità e di invalidità. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.
Le pensioni, da settimane, occupano il centro della scena a Palazzo Chigi dove Governo e sindacati continuano a incontrarsi per trovare una quadra che sembra sfuggire. Il rischio di un ritorno “senza se e senza ma” alla legge Fornero per tutti è concreto più che mai se non si trova il modo di estendere a tutti Quota 41.
I problemi sono tanti e di soluzioni definitive nemmeno l’ombra. In questo panorama poco rassicurante, tuttavia, fanno capolino novità importanti e positive per chi in pensione c’è già. Le novità riguardo le pensioni di vecchiaia, le pensioni di reversibilità e le pensioni di invalidità.
Pensioni: ecco tutte le novità
Luglio è un mese di buone notizie per i pensionati. In primis sono aumentate le pensioni minime grazie alla rivalutazione approvata dal Governo nella legge di Bilancio 2023. In seconda battuta è arrivata la quattordicesima per gli aventi diritto. Ma i cambiamenti proseguiranno grazie ad altri due fattori: la riforma fiscale e il PNRR, cioè il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Grazie alla Riforma fiscale a cui il Governo Meloni sta lavorando, verranno riviste le percentuali Irpef e, di conseguenza, le pensioni più basse dovranno pagare meno imposte. Ma non solo, perché se la riforma fiscale prenderà il là nel 2024, già da questo ci sono importanti cambiamenti grazie al PNRR e alla alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Infatti è partita una sperimentazione che, se avrà successo, proseguirà anche nei prossimi mesi per poi diventare definitiva. In che cosa consiste? In pratica sarà possibile presentare domanda online precompilata per la pensione di vecchiaia e di reversibilità. Potranno presentarla solo coloro che hanno già compiuto 65 anni e stanno per maturare i requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia: 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
Per quanto riguarda, invece, le pensioni di invalidità l’obiettivo è quello di migliorare la qualità di vita delle persone affette da disabilità attraverso misure che le rendano più autonome. Gli investimenti del Pnrr in tal senso si aggirano su circa 1,3 miliardi di euro destinati alle regioni, la maggior parte dei quali andranno alla Lombardia, al Lazio e alla Campania.
Queste risorse dovranno essere investite per migliorare le condizioni sociali ed economiche delle persone con disabilità ma anche per intervenire sulla mancanza di infrastrutture e per implementare i servizi e l’assistenza sanitaria. Le novità per le pensioni di invalidità dovrebbero arrivare con il nuovo decreto invalidità.