Cosa si intende per il tanto famoso saldo e stralcio? Vediamo se effettuare questa operazione conviene oppure no
Tutti noi, in questo periodo storico molto delicato dal punto di vista economico, abbiamo accumulato qualche debito. In particolare, durante la pandemia, o durante questo periodo di forte innalzamento dell’inflazione, in molti non sono riusciti a pagare tutte le spese, magari qualche multa o qualche tassa.
Col passare del tempo, ovviamente, il pagamento rischia di lievitare con l’aggiunta di sanzioni e interessi dovuti al ritardo delle spettanze. E in questo modo, quella che era magari una semplice multa, rischia di trasformarsi in una cartella esattoriale.
Il governo è intervenuto cercando di aiutare in tutti i modi i contribuenti. Tra gli aiuti c’è anche il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Ma cosa vuol dire precisamente? Conviene davvero? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Le cartelle esattoriali sono temute da tutti gli italiani. Il loro peso, se sono molte e di importi sostenuti, può essere molto difficile da sostenere. In alcuni casi, se ad esempio si tratta di tasse non pagate relative alla circolazione auto, il rischio è quello di incappare in un fermo amministrativo del veicolo finché non ci si mette in regola.
E ancora, se non si pagano alcune cartelle, si rischia il pignoramento di conti correnti e beni. Non proprio uno scenario roseo, quindi è bene sedersi al tavolo e capire se c’è modo di poter effettuare un piano di rientro dei debiti.
Una soluzione è data dal saldo e stralcio. Questo metodo è stato introdotto dalla Rottamazione Quater 2023 prevista dalla Legge di Bilancio 2023, ed è molto pratico per chi volesse rimettersi in riga con i pagamenti. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa operazione? Quando è possibile farla?
Il saldo e stralcio è quella misura con cui un utente può pagare le proprie cartelle esattoriali, al netto di sanzioni e interessi maturati. Una soluzione estremamente vantaggiosa, considerando che spesso e volentieri gli interessi e le sanzioni rischiano di superare gli importi netti da pagare.
In questo modo, gli importi dovuti sono ridotti sensibilmente e mettersi in regola è più facile. Aderendo alla definizione agevolata sul portale dell’Agenzia delle Entrate riscossione, è possibile scegliere quali cartelle rottamare, tra quelle presenti nel proprio cassetto fiscale.
Una volta inoltrata la domanda, sarà definito dall’ente un piano di rientro che può essere gestito o in un’unica rata o nel numero massimo stabilito dal processo. L’aspetto negativo è dato dal fatto che una volta stabilite le rate, se non se ne paga una, il processo decade automaticamente.