Storia di una moneta che negli anni, nei secoli, anzi, è stata inseparabile compagna del nostro paese.
Collezionisti a flotte, è il caso di dirlo, ogni giorno scandagliano il mercato virtuale e non alla ricerca dell’esemplare dei sogni, dell’affare della vita. Donne e uomini, milioni e milioni di appassionati che non hanno altro desiderio che mettere le mani sulla moneta tanto attesa e ricercata. Da dove arrivano queste monete? Dalla storia dei nostri paesi, certo. In alcuni casi, però gli elementi a favore di certi esemplari sono davvero svariati ed è davvero semplice perdersi in quelle che sono le riflessioni e le considerazioni del caso. Roba insomma da veri intenditori.
Collezionismo che passione, verrebbe da dire. Oggi con il web, certi contesti hanno chiaramente acquisito ancor di più fascino e forse addirittura mistero. La rete consente a tutti di arrivare ovunque, ragion per cui, ogni parte del mondo è facilmente raggiungibile con un click.
Ogni parte del mondo ed ogni esemplare custodito chissà dove. Sapere di questi, studiarne ogni dettaglio e caratteristica. Avere a disposizione immagini diverse, confronti tra monete, schede tecniche, valutazioni e quant’altro. Tutto, ogni cosa, grazie alla rete appare più facile e raggiungibile.
Numerosi sono gli esemplari di monete che fanno letteralmente impazzire i collezionisti di ogni parte del mondo. Numerose le perle ricercate ogni giorno. Tra questi, molti appartengono alla stessa famiglia, per cosi dire. Stiamo parlando della vecchia lira italiana. Un nome che lascia dietro di se prestigio e indubbiamente fascino.
La storia della lira, del vecchio conio italiano è del resto quella recente del nostro paese. Tre secoli attraversati. Momenti di grande drammaticità ed altri di incredibile speranza. Al centro il cammino di una moneta che negli anni ha saputo farsi apprezzare prima dai cittadini nostrani e poi dai collezionisti di tutto il mondo.
Monete, i pezzi rari dalla lira, possono arrivare a valere anche 6mila euro: alcuni esempi
Quali sono, a questo punto, gli esemplari di moneta della vecchia lira che oggi fanno letteralmente impazzire i collezionisti di mezzo mondo? Andiamo a scoprirli:
- 10 Lire Olivo (1946). Un esemplare in perfette condizioni del 1946 può valere fino a 6.000 euro. L’anno successivo ne sono state coniate solo 12.000, quindi anche un FDC del 1947 può valere fino a 4.000 euro.
- 5 Lire Uva (1946). Nel 1946 ne sono stati realizzati 81.000 esemplari di questa specifica moneta, alcuni in Italma, una lega composta da alluminio, manganese e magnesio. I pezzi più rari possono valere fino a 2.000 euro.
- 1 Lira Arancia (1947). Nel 1946 sono state realizzate 104.000 di quest’esemplare mentre l’anno successivo solo 12.000. Un fior di conio del 1947 può infatti arrivare a valere 1.500 euro.
- 2 Lire Spiga (1947). Nel 1947 ne sono state realizzati solo 12.000 esemplari. La quotazione può arrivare fino a 1.800 euro.
- 100 Lire Minerva (1955). Nel 1955, anno di introduzione di questa moneta, la tiratura è stata pari a 8.600.000 esemplari, eppure un FDC del 1955 può valere fino a 1.200 euro.
Pietre preziose, secondo alcuni, gioielli, dicono altri. Esemplari unici, frammenti di un tempo ormai smarrito. Testimonianze attive di ciò che è stato un tempo il nostro paese, il quotidiano di tanti italiani. Questa è forse la magia, il fascino, da questo probabilmente nasce la passione.