Negli ultimi tempi è cresciuto praticamente a dismisura il rapporto tra le truffe messe in atto e quelle in qualche modo riuscite.
Il mondo della truffa è sempre pronto a tracciare, in qualche modo, nuovi percorsi, sempre più che mai deciso a mettere in pratica tecniche e modalità di approccio inattese. Questo è chiaramente l’impianto base del tutto, fare in modo che nulla possa essere subito ricondotto a quello che poi in realtà è davvero. La potenziale vittima non deve avere idea di ciò che sta succedendo, anzi, deve inizialmente più che mai fidarci di ciò che vede e sente intorno a se. Il massimo insomma della mistificazione della realtà.
Una delle modalità di azione, se cosi possiamo definire il tutto, più subdola in assoluto. Le vittime preferite in questo caso sono cittadini anziani o in ogni caso persone che vivono in solitudine, il tutto per garantire in qualche modo una specifica modalità di manovra. Niente deve essere come sembra, insomma.
Abbiamo più che mai sentito parlare di ciò che succede sul web, le tipologie di truffe e raggiri che infestano il quotidiano dei cittadini, bene, non esiste soltanto il web. A preoccupare più del dovuto di recente è anche quel che può succedere nella vita reale. La truffa che si realizza nel concreto, nel mondo di tutti i giorni insomma, niente di virtuale.
La tecnica in questione si basa sul far credere alla vittima in questione di avere a che fare con un parente stretto, nel corso di una specifica telefonata. Qualcosa di cui di sicuro avrete sentito parlare. Una chiamata e la voce: “Nonna, ciao come stai, senti viene un mio amico a prendere dei soldi che servono a me…..”. Questa in linea di massima la natura della stessa chiamata.
L’anziano a quel punto cosa fa, preso dal timore, preso dalla fretta di decidere accetta psicologicamente la cosa, e quando il complice dell’autore della chiamata arriverà sul posto offrirà quei soldi richiesti, senza nemmeno farsi troppe domande. Massima allerta dunque, in certi casi.
“Pronto nonna, sono io”, attenzione a questa chiamata: i consigli dei Carabinieri per i cittadini
Di recente, l’Arma dei Carabinieri ha diffuso una serie di consigli per i cittadini nel tentativo di fornire una adeguata opera di prevenzione contro truffe e raggiri di ogni tipo:
- non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa;
- non mandate i bambini ad aprire la porta;
- comunque, prima di aprire la porta, controllate dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata;
- in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata;
- prima di farlo entrare, accertatevi della sua identità ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento;
- nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice.
Prevenzione del rischio, dunque, sempre e comunque.