Attenti alle truffe telefoniche e in particolare agli squilli senza risposta, in quanto la trappola è purtroppo sempre dietro l’angolo.
Prestate la massima attenzione alla truffa degli squilli fantasma, in quanto in questo modo riescono a prosciugare il credito. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito e come difendersi.
A partire dalle e-mail, passando per gli sms, fino ad arrivare alle app di messaggistica istantanea, sono davvero molti i modi in cui possiamo comunicare con persone e aziende che si trovano in ogni angolo del pianeta. Oltre agli aspetti positivi, però, si consiglia di prestare sempre la massima attenzione alle possibile insidie.
Ne sono un chiaro esempio alcuni tentativi di truffa che vengono attuati, ad esempio, tramite l’invio di messaggi fasulli su Whatsapp. In tale ambito si invita inoltre a prestare attenzione alla truffa degli squilli fantasma, in quanto attraverso questo raggiro riescono a prosciugare il credito. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Truffe telefoniche, attenti agli squilli senza risposta, la trappola è dietro l’angolo: come difendersi
Nonostante il periodo storico particolarmente difficile in cui ci ritroviamo a vivere, i truffatori non si fermano mai. Anzi, sono sempre all’opera, pronti a fare cadere nella trappola il malcapitato di turno. Proprio in tale ambito si annovera un tentativo di truffa denominato Wangiri. Tale termine, in giapponese, vuol dire letteralmente “Uno e tagliare via”, ovvero fare uno squillo e buttare giù. Si tratta, in pratica, di un tentativo di truffa attuato attraverso la strategia delle chiamate perse. In pratica il malcapitato di turno riceve degli squilli da numeri con prefissi esteri, oppure, in alcuni casi, delle vere e proprie chiamate.
Nella maggior parte dei casi tali squilli arrivano dall’Inghilterra, prefisso +44, dalla Moldavia, prefisso +373, dal Kosovo, con prefisso +383, oppure dalla Tanzania, con prefisso +255. Non mancano comunque casi in cui tali squilli fantasma giungono dall’Italia. In grado di attirare l’attenzione del destinatario della chiamata, quest’ultimo, dopo un certo numero di chiamate perse, potrebbe avere la tentazione di richiamare. Proprio quest’ultimo gesto fa scattare la truffa. Questo perché si tratta di numeri a pagamento, volti a prosciugare il credito telefonico.
Per questo motivo, onde evitare spiacevoli conseguenze, si invita a non rispondere a numeri sconosciuti. Nel dubbio si consiglia di fare una ricerca sul web per leggere, ad esempio, eventuali segnalazioni negative da parte di altri utenti. Può essere utile, inoltre, installare delle applicazioni ad hoc, che consentono di bloccare le chiamate con numero sconosciuto o segnalati come pericolosi. Dei piccoli e semplici accorgimenti grazie ai quali evitare di cadere nella trappola del Wangiri.