Conviene di più investire in Buoni del Tesoro Poliennali o su un conto deposito? Ebbene, la risposta non è scontata.
In un clima all’insegna dell’incertezza come quello attuale, sono in molti a chiedersi se sia meglio investire i propri risparmi in Buoni del Tesoro Poliennali piuttosto che su dei conti deposito. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Il periodo storico in cui ci ritroviamo a vivere non è di certo dei migliori. Tanti sono i fattori che hanno un impatto negativo sulle nostre tasche, come ad esempio il preoccupante aumento dei prezzi. Quest’ultimo, purtroppo, riduce il nostro potere di acquisto, con molte famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.
Da qui parte la ricerca di tante persone a soluzioni alternative grazie alle quali poter guadagnare qualche euro in più. Proprio in tale ambito, ad esempio, sono in molti a chiedersi se sia meglio investire i propri risparmi in Buoni del Tesoro Poliennali o conti deposito. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Conto deposito o BTP, cosa conviene di più: occhio alle differenze
Abbiamo già visto che spesso lasciare i soldi fermi sul conto corrente può rivelarsi controproducente per via dei costi e dei rischi derivanti. Per questo motivo sono in molti a voler effettuare degli investimenti, in modo tale da far fruttare i propri risparmi. A tal proposito, ad esempio, in tanti sono indecisi se puntare sui Buoni del Tesoro Poliennali piuttosto che su un conto deposito. Ma quale conviene di più? Ebbene, come è facile immaginare, non si può fornire una risposta univoca e a priori. Questo perché i guadagni risultano differenti da uno strumento di investimento all’altro.
Entrando nei dettagli, ad esempio, è bene ricordare che i conti deposito garantiscono un rendimento sulle somme depositate. Quest’ultime sono nella maggior parte dei casi vincolate per un minimo di 90 giorni fino ad un massimo di 48 mesi. Diverse le proposte attualmente disponibili, come ad esempio Banca Aidexa che offre un tasso di rendimento che parte dal 2% annuo per tre mesi fino al 4,5% annuo per 36 mesi.
I Btp possono offrire in alcuni casi rendimenti più alti rispetto ai conti deposito. Questo per via della differente tassazione sugli interessi. I rendimenti dei conti deposito, infatti, sono tassati al 26%. I BTP, invece, beneficiano di una aliquota agevolata pari al 12,5%. Diversa è anche la durata dell’investimento. I Buoni del Tesoro Poliennali sono titoli a medio lungo termine, con scadenze che possono arrivare fino a 30 – 50 anni. I conti deposito, invece, hanno scadenze di durata inferiore, ovvero fino a cinque anni.
Un’altra sostanziale differenza è rappresentata dalla liquidabilità, La maggior parte dei conti deposito non offrono la possibilità di ritirare anticipatamente i propri soldi. I Btp, invece, possono essere venduti. In quest’ultimo caso, ovviamente, il margine di guadagno è inferiore rispetto a quello che si sarebbe ottenuto aspettando la scadenza del titolo. Stabilire a priori se sia più conveniente investire in Buoni del Tesoro Poliennali piuttosto che in conti deposito, pertanto, non è possibile. Non resta che prendere in considerazione le relative caratteristiche e optare per la soluzione più adatta alle proprie esigenze, propensione al rischio e ovviamente budget disponibile.