Buone notizie per questi lavoratori che hanno diritto, in determinati casi, a premi superiori a quota 20 mila euro.
Busta paga più ricca in vista per alcuni lavoratori che potranno beneficiare di aumenti superiori addirittura a quota 20 mila euro l’anno. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione“. Questo, come noto, è quanto recita l’articolo 1 della Costituzione del nostro Paese. Proprio il lavoro, d’altronde, ci permette di attingere ai soldi di cui necessitiamo per riuscire a fronteggiare le varie spese della vita quotidiana. Non sempre, però, il compenso riconosciuto è sufficiente e adeguato alle proprie esigenze.
Proprio in tale ambito, pertanto, interesserà sapere che giungono finalmente buone notizie per alcuni lavoratori. Quest’ultimi, infatti, potranno beneficiare di un premio in busta paga superiore a quota 20 mila euro annui. Ma chi ne ha diritto e soprattutto per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Abbiamo già visto come sia importante prestare attenzione ad alcune variabili, tra cui le ore di lavoro, per sapere a quanto ammonta lo stipendio netto. Proprio soffermandosi su quest’ultimo interesserà sapere che giungono finalmente buone notizie per alcune determinate categorie di lavoratori che hanno diritto ad un super premio pari ad oltre 20 mila euro l’anno. Ma di chi si tratta?
Ebbene si tratta di una sorta di super premio a favore di alcuni dipendenti della Pubblica Amministrazione. Entrando nei dettagli si tratta di una parte di dirigenti dei ministeri, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici. Alcuni manager della Pubblica Amministrazione, infatti, potranno beneficiare di un bonus in basta paga che permetterà loro di portare a casa un bel po’ di soldini.
Come si legge sul sito del ministro della Pubblica Amministrazione, di recente è stato rinnovato il contratto collettivo di lavoro che concerne “circa 6.200 tra dirigenti pubblici e professionisti delle amministrazioni centrali“. Tale rinnovo “pone l’accento sulla graduazione della retribuzione accessoria, che dovrà considerare non soltanto i risultati conseguiti, ma anche la natura più o meno sfidante degli obiettivi fissati. Si differenzia, inoltre, la retribuzione di risultato riconoscendo in modo selettivo retribuzioni significativamente più elevate“.
Il premio, quindi, verrà riconosciuto in base agli obiettivi raggiunti. A stabilire i criteri sarà il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. Stando alle stime dell’Aran, così come riportate su Il Sole 24 Ore, gli aumenti potrebbero raggiungere quota 16 mila euro per i dirigenti di seconda fascia delle agenzie fiscali. Ma non solo, potrebbero essere pari a 22.800 euro per i dirigenti di prima fascia.
Per quanto riguarda i ministeri, invece, si ipotizza 6 mila euro per i lavoratori della seconda fascia, fino ad arrivare a quota 12 mila euro per quelli della prima fascia. Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di stime. Bisogna infatti attendere una direttiva ad hoc per capire quali saranno i criteri per beneficiare di questo super premio in busta paga.