Il problema sicurezza in questa fase è più che mai pressante, per cosi dire. Nessuno è al sicuro, tutti potrebbero correre dei seri rischi.
Il tema della sicurezza è più che mai attuale. I cittadini, oggi, non si sentono al sicuro. Non avvertono tale condizione e di fatto non lo sono. Il tutto nasce anche, tra l’altro in funzione di ciò che si apprende giorno dopo giorno dalle cronache. Crescono i casi di furti, di truffe e quant’altro. Il cittadino non avverte intorno a se quella sicurezza che in un modo o nell’altro dovrebbe sentire.
Il rischio, il pericolo, quello avvertito dai cittadini, cosi come anticipato, possiamo insomma trovarlo nel nostro quotidiano, qualcosa che si avverte, che è vivo nel nostro stesso contesto. Tante, troppe le situazioni che in qualche modo creano allarmismo. Una situazione, spesso assolutamente giustificata.
Pensiamo al web, pensiamo alla quantità di minacce che ogni giorno un qualunque cittadino potrebbe trovarsi ad affrontare. Sappiamo benissimo come funzionano certe cose no? Mail, messaggi social, sms. Il tutto spesso, nella stragrande maggioranza dei casi arriva proprio da li.
Contenuti che sembrano arrivare da chissà quale fonte si dimostrano invece nient’altro che truffe. Premi vinti, buoni sconto, pacchi da consegnare, nulla che si avvicini minimamente alla realtà. La vittima da intercettare, in buonafede, che immagina sia arrivato il suo giorno fortunato, e invece.
Invece tutto è una truffa, tutto è la solita truffa, condita dall’immancabile link che in quel caso specifico serve ai malintenzionati per raccogliere tutte le informazioni possibili e immaginabili dell’utente incastrato. Ovviamente anche informazioni di natura bancaria e postale, per completare il tutto e mettere seriamente a rischio i risparmi del povero malcapitato.
Il rischio però non è presente soltanto sul web, purtroppo. Oggi bisogna guardarsi intorno in qualsiasi contesto, anche e soprattutto in quello reale, quell fisico, per intenderci. Pensiamo ai mille segnali che in qualche modo possono comunicarci un eventuale trappola, in giro ce ne sono eccome.
Quello che può succedere ha davvero dell’incredibile. Situazioni inimmaginabili, a ben pensarci. Un esempio? Un bicchiere di plastica, di quelli comuni, per intenderci, posizionato sul tetto della propria auto. Il proprietario della vettura, di fatto, si ritrova con quest’oggetto sulla testa, in un certo senso. Mette in moto l’auto, il bicchiere cade, la potenziale vittima si chiede cosa sia successo.
Stesso discorso per la bottiglia di plastica incastrata sopra la ruota posteriore. Messa in moto del veicolo, la bottiglia si incastra e fa rumore. La vittima, sempre potenziale scende, controlla cosa sia successo lasciando magari le chiavi vicino al cruscotto. In quel momento il truffatore, il ladro insomma, che ha assistito a tutta la scena ne approfitta, entra nell’auto del malcapitato e scappa via.
Tutto più chiaro adesso? Visto fin dove riescono ad arrivare? Il consiglio degli esperti è dunque quello di fare attenzione a certi particolari e fare in modo che tali oggetti insomma non distraggano dalla guida al fine di creare rischi davvero inimmaginabili.