Tema sanità nel nostro paese sempre più che mai delicato. Alcuni spiragli in ogni caso arrivano però da una recente analisi.
I dati che riguardano la nostra sanità non sono certo dei migliori. Il contesto specifico spesso vive crisi profonde, quasi strutturali. La dura prova della pandemia in molti casi ha fatto emergere ancora di più quelle che sono ormai riscontrate come vere e proprie carenze. In ogni caso nonostante tutto alcune regioni brillano, in qualche modo più di altre, come spesso accade.
La situazione italiana, in merito al discorso relativo alla qualità dell’intero sistema di strutture sanitarie per certi versi potrebbe essere considerato addirittura preoccupante. Basti pensare che nel 2021 più del 20% delle aziende ospedaliere, un totale di 12 su 53, veniva descritto con livello di performance basso.
Viceversa, livello di performance complessivo alto veniva assegnato esclusivamente a nove aziende ospedaliere. Il tutto emerge dalla specifica analisi delle strutture ospedaliere pubbliche curata dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), appena presentata ufficialmente.
Una novità in questo specifico caso in merito alla stessa analisi in questione. Per la prima volta è stato utilizzato quello che si definisce il ‘Modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale nelle aziende ospedaliere pubbliche”. In sintesi si tratterebbe della modalità adottata dalle stesse aziende per il raggiungimento di quelli che sono gli obiettivi assistenziali. Cure, accessibilità ai servizi sanitari e gestione delle risorse disponibili.
Le aziende ospedaliere alle quali è stata attribuito un livello di performance alto sono tutte collocate nell’area del Centro – Nord Italia. 2 in Piemonte (Ao Ordine Mauriziano di Torino e Ao Santa Croce e Carle), 2 in Veneto (Aou Integrata di Verona, Aou di Padova), 1 in Emilia-Romagna (Aou Bologna – Policlinico Sant’Orsola), 1 nelle Marche (Ao Ospedali Riuniti Marche Nord), 3 in Toscana (Aou Pisana, Aou Careggi, Aou Senese).
Sanità italiana, una regione spicca per qualità: come funziona il sistema di valutazione
Sostanzialmente il sistema utilizzato per tale valutazione fornisce ad ogni Regione una specifica modalità di “misurazione e rappresentazione della performance delle proprie Aziende sanitarie”. Tali indicazioni servono per mettere in atto specifici confronti con le aziende di altre regioni ma anche della propria regione di appartenenza.
La valutazione vera e propria avviene attraverso l’analisi di sei specifiche diverse dimensioni:
A — la valutazione dello stato di salute della popolazione;
B — la valutazione della capacita di perseguimento delle strategie regionali;
C — la valutazione socio-sanitaria;
D — la valutazione esterna;
E — la valutazione interna;
F — la valutazione economico-finanziaria e di efficienza operativa.
Nell’ambito poi del “Sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali”, vanno considerati inoltre gli indicatori relativi alle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO), al flusso delle Cure Domiciliari, all’ Hospice e alle Schede di Morte. Il tutto insomma da vita a una sorta di istantanea periodica della qualità del nostro sistema sanitaria.
Una analisi azienda per azienda che confrontata con le altre singole realtà da vita poi a una visione completa e accurata sull’intero sistema nazionale. Piccole note di merito insomma, in una moltitudine di aziende territoriali spesso non all’altezza. Ancora tanto, insomma, il lavoro da svolgere per migliorare il tutto.