Difendersi dai controlli dell’Agenzia delle Entrate sulla dichiarazione dei redditi è possibile. Ecco come fare.
L’Agenzia delle Entrate effettua dei controlli mirati sulle dichiarazioni dei redditi. Proprio in tale ambito, pertanto, è bene sapere come comportarsi, onde evitare spiacevoli conseguenze. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Alle prese con gli impegni di famiglia, lavoro, pulizia della casa e molto altro ancora, non stupisce il fatto che spesso possa capitare a tutti di dimenticarsi di adempiere a qualche dovere. Tra quelli da non sottovalutare si annoverano indubbiamente gli impegni fiscali.
Ne è un chiaro esempio la dichiarazione dei redditi che deve essere presentata ogni anno dai contribuenti italiani. Proprio soffermandosi su quest’ultima interesserà sapere come fare a difendersi dai controlli del Fisco, onde evitare spiacevoli conseguenze. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Dichiarazione dei redditi, i controlli dell’Agenzia delle Entrate: formale e documentale
Come ben noto, tutti gli anni bisogna presentare la dichiarazione dei redditi. Un adempimento burocratico particolarmente importante, per cui abbiamo già visto quali voci potranno essere portate in detrazione sul modello 730. Sempre soffermandosi su tale adempimento, inoltre, interesserà sapere come difendersi dai possibili controlli del Fisco. Quest’ultimi, interesserà sapere, sono sostanzialmente di due tipi, ovvero: formale e documentale.
Il controllo formale viene svolto su tutte le dichiarazioni dei redditi in modo automatizzato. Il controllo documentale, invece, viene in genere effettuato solo su quei contribuenti per cui si sospetta un rischio di evasione fiscale. Lo scopo di tali controlli, ovviamente, è quello di verificare che il contribuente abbia provveduto ad inserire nella dichiarazione dei redditi tutti i dati richiesti e soprattutto che siano veritieri e corretti
Dichiarazione dei redditi, difendersi dai controlli del Fisco è possibile: tutto quello che c’è da sapere
Nel caso in cui dovessero essere riscontrate delle irregolarità, l’Agenzia delle Entrate provvede ad inviare apposita comunicazione al soggetto interessato. Se tale comunicazione dovesse giungere in seguito ad un controllo formale, il contribuente riceve un avviso bonario. A quel punto può decidere se pagare le somme indicate nella lettera ricevuta oppure fare ricorso. In quest’ultimo caso, ovviamente, bisogna spiegare i motivi per cui si ritiene infondata la richiesta dell’Agenzia delle Entrate.
In seguito ad un controllo documentale il Fisco può chiedere al contribuente di trasmettere la documentazione volta a dimostrare la correttezza dei dati inseriti in sede di dichiarazione dei redditi. Se dovessero essere riscontrate delle difformità con i dati in possesso del Fisco, quest’ultimo invia apposita comunicazione con tanto di richiesta delle somme da pagare.
Anche in questo caso il contribuente può decidere di pagare, con tanto di sanzioni e interessi. In alternativa può contestare quanto richiesto dall’Agenzia delle Entrate. Un’operazione, quest’ultima, da svolgere attraverso le modalità che vengono opportunamente indicate sulla comunicazione ricevuta. In ogni caso l’unico modo sicuro per difendersi dai controlli del Fisco resta sempre lo stesso: ovvero assicurarsi di redigere correttamente la dichiarazione dei redditi.