Buone notizie per molte lavoratrici che, in possesso di determinati requisiti, possono andare in pensione all’età di 58 anni. Ecco chi ne ha diritto.
Uscire anticipatamente dal mondo del lavoro all’età di 58 anni è possibile, questo purché in possesso di determinati requisiti. Ma chi ne ha diritto e in quali casi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Bollette di luce e gas, vestiti, cibo e tanto altro ancora. Innumerevoli sono le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio per acquistare beni e servizi di nostro interesse. A ricoprire un ruolo importante in tale ambito, pertanto, sono il lavoro prima e la pensione poi. Questo perché ci permettono di attingere alla fonte di reddito necessaria a fronteggiare le varie spese.
Proprio soffermandosi su trattamento pensionistico interesserà sapere che molte lavoratrici possono uscire anticipatamente dal mondo del lavoro, all’età di 58 anni, purché in possesso di determinati requisiti. Ma di chi si tratta e per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Donne, andare in pensione a 58 anni è possibile: tutto quello che c’è da sapere
Abbiamo già visto cosa potrebbe accadere se un giorno dovessero finire i soldi per pagare i pensionati. Sempre in tale ambito, oggi porremo la nostra attenzione sulla possibilità, per molte donne, di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro all’età di 58 anni. Ebbene, questo è possibile grazie ad Opzione donna, di recente oggetto di modifiche grazie alla Legge di Bilancio 2023.
Ebbene, come si legge anche sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, possono beneficiare di tale misura le lavoratrici che hanno maturato entro il 31 dicembre 2022 almeno 35 anni di contributi e raggiunto l’età di 60 anni. Il requisito anagrafico di 60 anni, viene sottolineato: “è ridotto di un anno per figlio nel limite massimo di due anni“.
Si continua inoltre a leggere che la “riduzione massima di due anni si applica in favore della categoria di lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale, anche in assenza di figli. Tale categoria di lavoratrici accede alla pensione Opzione donna con 58 anni di età e 35 anni di contribuzione, maturati entro il 31 dicembre 2022“.
Donne, andare in pensione a 58 anni è possibile grazie a Opzione Donna
Ma non solo, le donne che hanno maturati i requisiti anagrafici e contributivi poc’anzi citati, possono beneficiare di Opzione donna se rientrano in una delle seguenti categorie ovvero: caregiver da almeno sei mesi; riconoscimento dell’invalidità civile pari almeno al 74%; lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per cui è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa.
I requisiti poc’anzi citati, è bene sottolineare, devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda di pensione. Le donne interessate e aventi diritto, quindi, possono presentare apposita richiesta attraverso il servizio ad hoc disponibile nell’area riservata del sito dell’Inps. In alternativa è possibile rivolgersi ad un intermediario abilitato, come un patronato.