Nel caso in cui venga stipulato un contratto di affitto, inquilino e proprietario devono sostenere delle spese. Ma di quali si tratta? Scopriamolo assieme.
Ogniqualvolta si instaura un contratto di locazione sorge spontanea una domanda: quali spese sono a carico dell’inquilino? Quali, invece, dovrà pagare il proprietario dell’immobile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire re dal Covid fino ad arrivare al preoccupante aumento generale dei prezzi, sono tanti i fattori che hanno un peso non indifferente sulle nostre vite in generale e sulle nostre tasche in particolare. Sempre più persone, purtroppo, riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire ad arrivare alla fine del mese.
Se tutto questo non bastasse, diverse sono le voci che pesano sulle tasche delle famiglie italiane, come ad esempio il canone di affitto. Proprio soffermandosi su quest’ultimo abbiamo avuto modo di vedere quali siano i cinque errori da non fare. Sempre in tale ambito, inoltre, sono in molti a chiedersi come vengono ripartite le spese tra inquilino e proprietario dell’immobile. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Casa in affitto, occhio alle spese, chi paga tra inquilino e proprietario: tutto quello che c’è da sapere
Come previsto dall’articolo 1576 del Codice civile: “Il locatore deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccettuate quelle di piccola manutenzione che
sono a carico del conduttore. Se si tratta di cose mobili, le spese di conservazione e di
ordinaria manutenzione sono, salvo patto contrario, a carico del conduttore”.
Con il termine conduttore, è bene ricordare, si fa riferimento all’inquilino. Il locatore, invece, è il proprietario di casa. Entrando nei dettagli, quindi, i lavori di manutenzione ordinaria sono a carico dell’inquilino; quelli straordinari, invece, sono a carico del proprietario. Il tutto, ovviamente, fermo restando il fatto che l’inquilino non abbia provocato il danno.
In quest’ultimo caso, infatti, vige la regola del “chi rompe paga“. Allo stesso tempo, se il danno dipende dal fatto che l’immobile è vecchio, le spese saranno a carico del proprietario. Ne è un chiaro esempio una vecchia caldaia oppure una tapparella logorata dal tempo.
Soffermandosi sulla caldaia, restano a carico dell’inquilino i piccoli interventi di riparazione dovuti a un uso quotidiano, così come i costi di accensione stagionale e di messa a riposo dell’apparecchio al termine del periodo invernale. La sostituzione della caldaia, invece, è a carico del locatore.
Casa in affitto, occhio alle spese, chi paga tra inquilino e proprietario: dalle utenze all’Imu
Nel caso in cui si metta in affitto un immobile in cui non sono stati mai installati i contatori, la richiesta di allacciamento tocca al proprietario. Quest’ultimo, pertanto, dovrà provvedere anche al relativo pagamento. L’inquilino, invece, deve pagare le spese per il contratto di fornitura al gestore di riferimento.
L’assicurazione condominiale, ove presente, deve essere pagata dal proprietario dell’immobile. A carico del locatore si annovera anche l’Imu, ovvero l’Imposta Municipale Unica. E il canore Rai? Quest’ultimo deve essere pagato dall’inquilino che abita in un immobile in affitto, anche se il televisore è stato lasciato dal proprietario di casa.
Per finire annoveriamo la Tari, ovvero la Tassa sui Rifiuti. Quest’ultima deve essere pagata da chi occupa l’immobile, ovvero l’inquilino. Nel caso in cui si tratti di un contratto di locazione inferiore a sei mesi, però, tale tassa è a carico del proprietario dell’immobile.