Gli italiani sono alle prese con la prossima dichiarazione dei redditi, come ogni anno parte la corsa alle detrazioni.
Uno dei momenti meno tollerati dagli italiani e non solo. Al centro di tutto in questo specifico periodo la dichiarazione dei redditi. Il momento in cui si pagano le tasse e di conseguenza si rientra di specifiche spese effettuate, cosi come previsto dai vari regolamenti. Andiamo dunque a capire cosa in effetti può essere detratto o meno.
La terribile stagione delle tasse insomma, il momento che tutti i cittadini di qualsiasi paese eviterebbero volentieri. Di questi tempi è corsa anche a quelle che sono le spese detraibili e quindi protagoniste del rimborso che l’Agenzia delle entrate recapiterà ai vari contribuenti interessati.
La curiosità dei cittadini, dei contribuenti insomma è sempre la stessa. Cosa può essere o meno detratto e quindi tornare nelle proprie tasche e cosa invece no. Inoltre la tempistica delle varie operazione. In quanto tempo cioè quei soldi torneranno al mittente.
Il credito in questione chiaramente verrà emesso successivamente alla data di presentazione della dichiarazione stessa. In genere per il lavoratore dipendente si parla del primo mese utile successivo al periodo luglio settembre, se questo è quello di presentazione della dichiarazione.
Per i pensionati il discorso è diverso. Il rimborso arriverà entro due mesi dalla data di liquidazione. Chiaramente l’entità del rimborso varia da caso a caso e non può essere considerato indicativo per più contribuenti.
Agenzia delle entrate, sotto con i rimborsi: tutte le spese rimborsabili
Il tutto chiaramente dovrà essere correlato da specifica documentazione. In sintesi ecco alcune spese che possono essere certamente rimborsate al contribuente:
- Spese mediche per l’assistenza ai disabili
- Assegni periodici corrisposti al coniuge o ad altri soggetti
- Contributi previdenziali e assistenziali versati per voi e per badanti, colf, donne di servizio, baby sitter e assimilate limitatamente alla parte effettivamente rimasta a vostro carico
- Contributi versati ai fondi di previdenza complementare
- Contributi o erogazioni liberali erogati a ONG, ONLUS, associazioni senza scopo di lucro, enti di ricerca, scuole ed università con finalità scientifica o religiosa
- Spese per l’adozione internazionale di bambini
- etc etc
Detrazioni di imposta:
- Interessi sul mutuo abitazione principale o mutui agrari
- Spese per l’intermediazione immobiliare o provvigioni
- Canoni di locazione dell’abitazione principale
- Ristrutturazioni edilizie ed il risparmio energetico o misure antisismiche
- Acquisto e Istallazione Impianti di sicurezza
- Spese per figli o coniuge a carico
- Redditi di pensione, lavoro dipendente o di lavoro autonomo
- In presenza di famiglie numerose
- Spese per premi assicurativi su alcune tipologie di assicurazioni
- Per spese mediche e sanitarie comprese quelle per portato di handicap e disabili e anche quelle veterinarie
- Spese scolastiche
- Spese per attività sportive dei figli
- Erogazioni liberali
- Spese per studenti fuori sede
- Spese per badanti
- Spese funebri
- Spese per il trasporto pubblico (dal 2018)
- Spese per Acquisto strumento Musicale (dal 2017)
- Spese Assicurazioni relative alla copertura per rischi derivanti da calamità naturali su immobili di tipo abitativo
- Detrazione per la frequentazione di scuole di musica
Non resta che valutare caso per caso e disporre tutto attraverso la propria dichiarazione dei redditi.