Una nuova modalità di approccio a una serie di dinamiche che riguardano molto da vicino la nostra stessa salute. Scopriamole.
Tutto quello che c’è da scoprire in merito all’ultima frontiera per quel che riguarda l’acquisto di farmaci nel nostro paese. Pensiamo quindi alla ricetta elettronica che passerà dall’essere una vera e propria misura temporanea di necessità qualcosa di assolutamente definitivo e tra qualche anno, si spera, radicato nelle nostre abitudini. La conferma in merito arriva dallo stesso Ministro della Salute Orazio Schillaci.
L’incontro degli italiani con la ricetta elettronica avviene in realtà in una fase non proprio felice, cosi come tutti avranno modo di ricordare. Siamo in piena pandemia e la nuova modalità in questione si rende assolutamente necessaria considerata l’impossibilità per i cittadini di muoversi liberamente e degli studi medici, di fatto, di accoglierli.
Il concetto del tutto nuovo di ricetta medica elettronica, cosi come confermato dallo stesso Ministro della Salute, Orazio Schillaci diventerà del tutto definitivo quindi e non più provvisorio e legato in qualche modo a una emergenza in atto. In questo caso il tutto andrà a sostituire la classica versione cartacea di quella rossa utilizzata prettamente per la prescrizione di farmaci, esami diagnostici e visite specialistiche e di quella bianca utilizzata invece per medicinali a pagamento e quindi non mutuabili.
L’attuale versione della ricetta medica dal 2016 in realtà è presente nelle vite degli italiani per quel che riguarda la prescrizione di quelli che sono definiti farmaci di classe A. Nello specifico parliamo di medicinali necessari per le malattie definite cronache i cui costi sono del tutto a carico dello Stato.
A questo punto è dunque noto a tutti quella che è la modalità di utilizzo di tale tipologia di ricetta. Generata dallo stesso medico di base attraverso il sistema preposto e quindi inviata direttamente al paziente che potrà utilizzarla entro il termine di 30 giorni, cosi come già in vigore, di fatto, da tempo.
Ovviamente tale modalità di ricetta è estesa oggi, già da molto tempo a tutti i farmaci esistenti prescrivibili.
Lo stesso titolare del dicastero della Salute, Orazio Schillaci ha cosi presentato quella che è di fatto una assoluta novità e chiaramente una attesa innovazione: “Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, sia quella rossa che quella bianca, molto apprezzata da cittadini e medici. Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare”.
La nuova modalità informatica renderà il tutto più completo e aumenterà di fatto lo stesso controllo, il polso della situazione in merito all’intero sistema, di fatto. Tale ricetta per quel che riguarda poi i pazienti cronici avrà durata di un anno e consentirà la scorta di farmaci per trenta giorni di terapia. Infine la ricetta potrà essere utilizzata in tutta Italia. Un gran bel vantaggio.