Occhio alle modalità di rimborso del buono fruttifero postale cointestato. Ecco la verità che non ti aspetti.
Sono in molti a chiedersi come funzioni il rimborso dei buoni fruttiferi postali cointestati e se vi sono dei limiti in tal senso. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
L’ultimo periodo, complice l’impatto negativo del Covid e dell’aumento generale dei prezzi, ha portato molte persone a dover fare i conti con una grave crisi finanziaria. Proprio in questo clima d’incertezza, pertanto, non crea stupore il fatto che sempre più persone decidano di mettere i propri soldi da parte, in modo tale da avere qualche euro in più a disposizione in caso di necessità.
A tal proposito, d’altronde, abbiamo visto come lasciare i propri soldi fermi sul conto corrente può rivelarsi spesso controproducente per via dei costi e dei rischi derivanti. Da qui la decisione di molti di investire, ad esempio, in buoni fruttiferi postali, in modo tale da far fruttare il proprio denaro. Proprio soffermandosi su quest’ultimo è bene sapere come funzioni il rimborso in caso di buono cointestato. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Buono fruttifero postale cointestato, occhio alle modalità di rimborso: tutto quello che c’è da sapere
Abbiamo già visto come togliere un nominativo su un conto corrente cointestato. Oggi, invece, vedremo assieme come funziona il rimborso dei buoni fruttiferi postali cointestati. A proposito di quest’ultimi è bene ricordare che è possibile optare per la cointestazione solidale oppure quella ordinaria.
Nel primo caso i cointestatari sono titolari del Buono in modo indivisibile. Nel secondo caso, invece, ogni soggetto detiene una specifica quota. Ma cosa succede se uno dei cointestatari muore? Ebbene, in tale circostanza, per riscuotere il titolo, il cointestatario sopravvissuto deve presentare apposita istanza. Il tutto avendo l’accortezza di presentare i documenti richiesti dall’Amministrazione.
Questo può aver luogo anche in caso di cointestazione ordinaria, a patto di aver versato l’intero importo del Buono Fruttifero Postale alla scadenza dell’investimento. Se tutto questo non bastasse, bisogna sapere che la riscossione del Buono Fruttifero Postale è subordinata alla verifica del valore Isee.
Se quest’ultimo supera una certa soglia, infatti, il valore di rimborso a favore del superstite potrebbe subire dei tagli. In caso di dubbi, comunque, si consiglia di rivolgersi all’ufficio postale in modo tale da avere informazioni dettagliate in merito.