Molti pensionati potranno beneficiare di un cedolino più alto grazie a bonus ed arretrati, ma non da subito. Ecco cosa c’è da aspettarsi.
Buone notizie per molti pensionati che a breve si vedranno riconoscere un assegno più ricco. Ma per quale motivo e soprattutto a partire da quando? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Sempre più famiglie, a causa dell’aumento generale dei prezzi, riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire a far fronte alle varie spese della vita quotidiana e ad arrivare alla fine del mese. Lo sanno bene, purtroppo, i molti anziani che vivono con pensioni al di sotto di 1.000 euro al mese che risultano inadeguate alle esigenze personali.
In tale ambito, pertanto, interesserà sapere che giungono finalmente buone notizie per molti pensionati che a breve potranno beneficiare di importanti aumenti, con tanto di arretrati. Ma chi ne ha diritto e per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Come già detto, giungono buone notizie per molti pensionati che a breve potranno beneficiare di una pensione dall’importo più alto. Entrando nei dettagli interesserà sapere che a partire dal prossimo 1° luglio verranno finalmente riconosciuti gli aumenti sulle pensioni minime, così come previsto dal governo con la Legge di Bilancio.
Come si legge sul sito dell’Inps: “il beneficio è riconosciuto dal 1° gennaio 2023 fino a dicembre 2024, con riferimento all’importo della pensione lorda complessiva pagata ogni mese, compresa la tredicesima. L’aumento è calcolato nella misura di 1,5 punti percentuali per il 2023, elevati a 6,4 per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni“.
Dato che tali aumenti verranno erogati solamente a partire dal prossimo mese di luglio, pertanto, ne consegue che i soggetti interessati potranno beneficiare anche dei relativi arretrati. Quest’ultimi calcolati a partire dal mese di gennaio dell’anno in corso.
Volgendo un occhio di riguardo alle cifre, l’importo delle pensioni per coloro che hanno meno di 75 anni, sarà pari a 572,20 euro. Ovvero una cifra più alta rispetto ai 563,74 euro precedenti. Per coloro che hanno più di 75 anni, invece, l’importo arriverà fino a 599,82, rispetto ai precedenti 563,74 euro.