I non fumatori possono sviluppare il cancro ai polmoni a causa dell’inquinamento atmosferico. Questa l’incredibile scoperta fatta dagli scienziati del Francis Crick Institute. Vediamo nel dettaglio.
Da qualche decennio, la scienza ha scoperto che una delle conseguenze più gravi che il fenomeno dell’inquinamento atmosferico sta portando nel mondo occidentale, riguarda la possibilità di contrarre il cancro ai polmoni.
Fino ad adesso però, nessuno scienziato era mai riuscito a comprendere in che modo questo accadeva, e soprattutto, perché si andava a sviluppare una patologia così aggressiva a causa dello smog.
Adesso però, un nuovo studio, presentato di recente nell’ultima conferenza della Società Europea di Oncologia Medica, realizzato dal Francis Crick Institute. Nel documento, i ricercatori raccontano di essere partiti da un’evidenza empirica indiscutibile.
Per quanto il fumo resti comunque al momento la principale causa per lo sviluppo di un cancro ai polmoni, non bisogna per nulla sottovalutare l’inquinamento atmosferico, responsabile di circa un caso su dieci di tumore ai polmoni nel Regno Unito ( questa la nazione da cui si è attinto il campionario di partecipanti utile alla ricerca).
Inquinamento atmosferico, ecco che cosa hanno scoperto gli scienziati
Ma c’è anche da dire, che fino a questo momento, non era molto chiaro in che modo lo smog fungesse da causa scatenante del tumore ai polmoni nel nostro corpo. Infatti, per quanto riguarda il fumo o anche una prolungata esposizione al sole, la scienza ha già scoperto che la causa che provoca il tumore ai polmoni è in primo luogo genetico, in quanto il nostro genoma viene influenzato in modo molto negativo.
Non è così invece per lo smog, che non causa questa patologia con un intervento diretto sul nostro genoma. Quello che invece i ricercatori hanno scoperto, è che i fumi provocati dall’inquinamento, e chi ad esempio vive in grosse metropoli è costretto a respirare ogni giorno, possono però risvegliare nel nostro corpo delle mutazioni dormienti che già “esistevano” dentro di noi.
Per la prima volta si ha una spiegazione del perché tanti non fumatori si ammalano di cancro ai polmoni
E si comprende bene dunque perché si tratta di un lavoro scientifico così importante in questo ambito. Per la prima volta si ha infatti una spiegazione del perché, in soggetti non fumatori e sani, può comparire questa terribile malattia.
Anche un tessuto polmonare in salute può avere al suo interno delle mutazioni genetiche dormienti che possono portare al cancro. E questo possono purtroppo per l’appunto riattivarsi, nel momento in cui si viene esposti per un tempo prolungato all’inquinamento atmosferico.
Finalmente dunque, la comunità scientifica è riuscita ad avere un’idea più chiara dei meccanismi interni al nostro corpo, e al nostro DNA, che possono portare un non fumatore ad ammalarsi di cancro ai polmoni. Una scoperta che di sicuro riuscirà a indirizzare la ricerca nel mondo, verso soluzioni medicali in grado di affrontare e prevenire il problema.