Svelato finalmente il mistero delle bollicine di champagne. Vediamo insieme di cosa si tratta e perché un team di ricerca ha fatto un’importantissima scoperta nel campo della meccanica dei fluidi.
Perchè le bollicine di champagne salgono in linea retta, quando lo versiamo nel bicchiere? Sembra una domanda stupida, quasi provocatoria, in un mondo in cui ormai le scienze riescono a fornire una spiegazione anche dei micro fenomeni meno visibili e più complessi nel mondo.
E invece per quanto ad alcuni possa sembrare strano, fino a qualche settimane fa, non esisteva una vera e propria spiegazione scientifica di questo fenomeno. Anzi, parliamo di un vero e proprio mistero della fisica, e del funzionamento della meccanica dei fluidi, una materia di cui sappiamo forse ancora troppo poco.
Adesso però, una nuova ricerca scientifica sembra aver finalmente trovato una causa specifica a questo curioso fenomeno.
Le bollicine dello champagne salgono in linea retta a causa della presenza al loro interno di tensioattivi che riducono in modo importante la tensione tra il liquido e le bolle di gas prodotte.
Lo studio che ha fornito questa spiegazione, è stato prodotto dalla Brown University, è pubblicato nelle scorse settimane sulla prestigiosa rivista scientifica Physical Review Fluids, in collaborazione con l’Università di Tolosa. Anche perché questo fenomeno che si verifica nello champagne, in cui le bollicine, appena lo si versa salgono in linea retta, non esiste in altre bevande gasate.
E infatti i ricercatori nel condurre la loro sperimentazione sul tema, hanno iniziato versando diversi liquidi in dei contenitori rettangolari in plexiglass. Sul fondo di questi è stato messo un ago il cui scopo era quello di creare diverse tipologie di bollicine. A quel punto, gli scienziati hanno iniziato ad aggiungere dei tensioattivi nei contenitori e da qui la prima evidenza che hanno ottenuto.
Questa aggiunta riusciva a tutti gli effetti a raddrizzare la linea che seguivano le bollicine nella loro formazione. E dunque, per la prima volta, si è iniziato a comprendere un aspetto importantissimo della meccanica dei fluidi applicata a questa bevanda.
E di quanto sia stata importante questa ricerca. Ne ha parlato anche colui che è stato messo a capo del team scientifico per la sperimentazione, Roberto Zenit: “Abbiamo scelto un argomento così quotidiano per avvicinare le persone comuni alla meccanica dei fluidi la maggior parte delle persone non ha mai visto una filtrazione oceanica o una vasca di aerazione, ma quasi tutti hanno bevuto una birra o un bicchiere di Champagne”.
Ma cosa sono esattamente i tensioattivi?
Con questo termine ci riferiamo a delle molecole proteiche che hanno due funzioni: rendono stabili le bollicine dello champagne, le fanno salire in linea retta, conferendo al contempo gusto e consistenza alla bevanda.