Non sottovalutate i vuoti di memoria in quanto potrebbero nascondere diverse patologie. Ecco di quali si tratta.
Prima o poi può capitare a tutti di avere dei vuoti di memoria. Se tali episodi si manifestano con una certa frequenza, però, è bene non sottovalutarli. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
“Se non riesci a ricordare dove hai messo le chiavi, non pensare subito all’Alzheimer; inizia invece a preoccuparti se non riesci a ricordare a cosa servono le chiavi“, affermava Rita Levi Montalcini. A tutti quanti capita prima o poi di avere dei vuoti di memoria.
Nel caso in cui tali episodi dovessero avvenire con una certa frequenza, però, è ben non sottovalutare la situazione. Questo perché potrebbero nascondere dei veri e propri disturbi. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Avere dei vuoti di memoria è normale, questo a patto che non si superino certi limiti. Nel caso in cui tali episodi si manifestano con una certa frequenza, infatti, potrebbero essere sintomo di particolari patologie. Per questo motivo, se i vuoti di memoria di ripetono nel tempo, si consiglia di rivolgersi al medico e procedere con degli accertamenti. In genere a provocare tali vuoti di memoria può essere uno stile di vita particolarmente frenetico.
Ad esempio dormire poche ore, lo stress oppure l’assunzione di determinati tipi di farmaci possono contribuire ad avere perdite di memoria temporanea. Se quest’ultimi episodi si manifestano con una certa periodicità, però, potrebbero essere sintomo di un disturbo cognitivo, ovvero gravi malattie come demenza e Alzheimer. Questo, ovviamente, non vuol dire che tutte le volte in cui cui non ci ricordiamo qualcosa soffriamo di una patologia.
In caso di dubbio, quindi, si consiglia di rivolgersi al medico di base per effettuare degli appositi approfondimenti e conoscere il proprio stato di salute. In ogni caso la parola d’ordine è la prevenzione. Svolgere regolarmente attività fisica, seguire una dieta ed evitare l’abuso di alcol e sigarette, infatti, possono contribuire a ridurre i rischi di perdere la memoria.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).