Negli ultimi giorni, la tensione circa la possibilità di un nuovo scoppio di un conflitto nucleare è tornata molto alta. Vediamo insieme cosa sta succedendo e perché gli analisti geopolitici sono preoccupati.
Non è forse così sbagliato affermare che l’incubo nucleare per il mondo occidentale non è mai stato così vicino come in queste settimane. L’attacco subito dal Cremlino, e le conseguenti accuse arrivata all’America, prontamente rispedite al mittente dal Pentagono, hanno infatti contribuito a rendere ancora più incandescente un clima che di certo non era distensivo tra le due superpotenze.
Da quando infatti è iniziato il conflitto in Ucraina, con la decisione di Putin di invadere la nazione, è stato fin da subito chiaro come la guerra appena scoppiata nel cuore dell’Europa, non fosse che un primo tassello di uno scontro molto più vasto, quello tra l’occidente e la Russia.
Sta per scoppiare una nuova guerra nucleare? Nulla è più certo dopo l’attacco al Cremlino
Ed è per questo che fin dall’inizio è stato chiaro a tutti come ciò che si andava a prefigurare, laddove il conflitto non si fosse risolto in tempi guerra, era una guerra sul campo molto cruenta, che nella sua degenerazione, potrebbe purtroppo ben presto sfociare in un vero conflitto nucleare, oltre mezzo secolo dopo la seconda guerra mondiale.
E adesso, dopo un attentato contro il Cremlino, simbolo della forza russo, nonché centro operativo politico, nessuno può davvero sapere in che modo potrebbe reagire Putin, laddove ad esempio ottenesse la certezza di aver subito un attentato da parte dell’Occidente. Per il momento, il terreno di questo scontro resta circoscritto a Kiev, dove l’Europa continua a mandare armi e munizioni.
Di cosa parla il documentario firmato da Putin mesi fa sulla deterrenza nucleare
Anzi, di recente la stessa Commissione Ue ha precisato che, se necessario, si riserverà anche di attingere ai fondi del Pnrr, per sostenere Zelensky in quella che per le nazioni occidentali è in primo luogo una battaglia per la democrazia. Per il momento, persino il Pentagono comunque dichiara di ritenere improbabile un’ipotesi di questo genere.
Non bisogna dimenticare però che lo stesso dipartimento, dichiarava, quanto meno a mezzo stampa, oltre un anno e mezzo fa, come un’invasione di Putin da parte dell’Ucraina non fosse così probabile.
Inoltre, particolare non da poco, Putin ha già predisposto un piano di azione nucleare della Russia, firmato nei mesi scorso. Un documento in cui il leader del Cremlino si riserva la possibilità di ricorrere ad armi atomiche nel caso in cui si accertino delle minacce alla sopravvivenza della nazione.