Quanto consuma davvero un forno? Questa la domanda a cui abbiamo deciso di rispondere oggi con questo articolo. Con i costi di luce e gas sempre più alti, risparmiare sugli elettrodomestici è diventato fondamentale.
Quanto consuma davvero un forno? Una domanda che sempre più consumatori hanno iniziato a farsi negli ultimi.
La crisi energetica che stiamo vivendo, e che dura ormai da quasi un anno, ci ha infatti proiettati in una realtà che era anche solo difficile immaginare qualche tempo fa.
Con bollette che rispetto agli scorsi anni sono raddoppiate, per tante famiglie è diventato ormai indispensabile risparmiare anche sugli elettrodomestici che utilizziamo tutti i giorni. Per consumi che qualche anno fa erano quasi ridicoli nelle cifre, e che oggi invece, con dei rincari ormai fuori controllo, sono diventati un’ulteriore spesa economica di un certo peso per le famiglie.
Quanto consuma un forno elettrica? Quanti fanno risparmiare i modelli di classe A
La prima cosa da sapere è che si vuole davvero risparmiare sui consumi di luce e gas, senza smettere di utilizzare il proprio forno, diventa indispensabile acquistarne uno di ultima generazione.
Il risparmio generato è infatti troppo grande per essere ignorato. Basti solo pensare che al giorno d’oggi, un forno elettrico molto vecchio, e dunque diciamo classificato come Classe G, consuma circa il 100 per cento in più rispetto a un forno elettrico di classe A.
Una percentuale che ben rende l’idea di come non sia mai conveniente economicamente continuare a tenere in casa un forno troppo vecchio, se lo si utilizza spesso.
In generale, i costi maggiori quando si accende un forno, si concentrano tutti nella prima mezz’ora.
Questo accade in quanto si tratta di un elettrodomestico che per arrivare alla temperatura richiesta, deve accumulare molta energia. E per questo vi è molto più dispendio in questa prima fase. Per fare un esempio più specifico, un forno può consumare nella fase di accensione 800 KW, per poi dopo averla raggiunta, arrivarne a consumare 1000 Kilowatt in 60 minuti.
Questo significa anche che, chi è davvero interessato a risparmiare, non può non prendere in considerazione la possibilità di abbandonare alcune abitudini. Tra cui ad esempio quello di utilizzare il forno per riscaldare gli alimenti. E questo proprio perché, essendo i costi maggiori nella prima mezz’ora, si finisce per sprecare troppa energia e soldi senza reali motivi di necessità.