A breve si dovrà dire addio al mercato tutelato per passare a quello libero. Ma cosa succede a chi non effettua questa scelta nei termini prestabiliti?
Importanti cambiamenti in vista per quanto concerne il mondo delle bollette. A partire dal prossimo anno, infatti, si assisterà al passaggio definitivo al mercato libero. Ma cosa succederà a chi è rimasto ancora nel mercato tutelato? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Ogniqualvolta decidiamo di utilizzare un bene o servizio di nostro interesse dobbiamo, inevitabilmente, sborsare dei soldi. Riuscire a far fronte alle varie spese, però, soprattutto in un contesto storico come quello attuale, segnato dall’inflazione, può risultare molto complicato.
Tra le voci che pesano maggiormente si annoverano le bollette delle utenze domestiche che giungono puntualmente nelle nostre case, portando con loro i relativi costi. Proprio in tale ambito si ricorda che a partire dal 2024 si assisterà al passaggio definitivo al mercato libero. Ma cosa succederà a chi è rimasto ancora nel mercato tutelato? Entriamo nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
A partire dal prossimo 10 gennaio 2024 si dovrà dire addio al Servizio di Maggior Tutela per la luce e gas. Tutti coloro che sono ancora nel mercato tutelato, infatti, dovranno necessariamente scegliere un fornitore del mercato libero. A tal proposito sono in molti a chiedersi cosa succede a chi non effettuerà tale scelta entro la fine del 2023.
Ebbene, stando alle disposizioni vigenti, non è prevista alcuna sanzione o interruzione delle forniture per coloro che non passano al mercato libero entro i termini poc’anzi citati. Vi saranno comunque dei cambiamenti. In particolare, per quanto concerne il gas, gli utenti interessati restano con il vecchio fornitore. Le condizioni contrattuali verranno poi fissate dal proprio gestore in accordo con Arera.
Per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica, invece, le famiglie che non effettuano una scelta entreranno nel cosiddetto servizio a tutele graduali. Ovvero si tratterà di un nuovo contratto i cui termini verranno definiti sempre dall’Arera nel corso dei prossimi mesi.
Il tutto avverrà sotto il controllo del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il passaggio al mercato libero, interesserà sapere, è gratuito e non comporta la sostituzione o la chiusura dei contatori. Si tratta, semplicemente, di un cambiamento di contratto.