Buone notizie in arrivo per molti pensionati che con il cedolino di maggio 2023 potranno beneficiare di un assegno più ricco.
A breve verrà corrisposta la pensione di maggio che porterà con sé importanti aumenti per molti, ma non per tutti. Chi ne ha diritto? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il periodo storico in cui ci ritroviamo a vivere non è sicuramente dei migliori. Tanti, purtroppo, sono i fattori e gli eventi che incidono negativamente sulle nostre esistenze, come ad esempio il caro energia e l’aumento dei prezzi del pane che vanno a ridurre il nostro potere di acquisto.
Sempre più persone, purtroppo, fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Proprio in tale ambito, pertanto, non crea stupore il fatto che siano in tanti ad attendere con impazienza i pagamenti delle pensioni di maggio 2023 che dovrebbero portare con sé, per molti, interessanti aumenti. Ecco cosa c’è da aspettarsi.
Pensioni, occhio al cedolino di maggio, c’è chi ha diritto ad un assegno più ricco: cosa c’è da aspettarsi
Come già detto, il cedolino di maggio 2023 porterà con sé degli aumenti a favore di molti pensionati. Ma chi ne ha diritto? Ebbene, come si evince dalla circolare Inps numero 35 del 3 aprile 2023, ad averne diritto sono i titolari di pensioni con importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS.
Quest’ultimi, infatti, come previsto dalla Manovra 2023, hanno diritto a partire dal mese di gennaio dell’anno in corso ad un incremento mensile pari a “1,5 punti percentuali per l’anno 2023, elevati a 6,4 punti percentuali per i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni, e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024“.
Tale maggiorazione è riconosciuta prendendo come riferimento l’importo lordo complessivo. Sono escluse dalla base di calcolo, invece, i trattamenti fiscalmente non imponibili, come ad esempio le somme corrisposte a titolo di maggiorazione sociale, la quattordicesima mensilità, l’importo aggiuntivo della pensione.
Ma non solo, sono escluse anche le prestazioni di tipo assistenziale, e quelle a carattere facoltativo o di accompagnamento alla pensione. Tale aumento verrà indicato con una voce ad hoc sul cedolino. I soggetti interessati, è bene ricordare, si vedranno corrispondere anche gli arretrati di tale maggiorazione a partire dal 1° gennaio 2023.