L’aumento generale dei prezzi continua a destare preoccupazione. Ecco cosa fanno gli italiani per risparmiare e far fronte a tale situazione.
L’inflazione continua a pesare sulle tasche degli italiani che si vedono così ridurre il proprio potere di acquisto. Da qui la decisione di volgere un occhio di riguardo al mondo del risparmio, con sempre più persone che decidono di acquistare determinati tipi di prodotti. Ecco cosa sta succedendo.
Un periodo storico particolarmente complesso, quello in cui ci ritroviamo a vivere, segnato da tutta una serie di eventi che hanno delle ripercussioni negative sulle nostre esistenze, sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. Per un numero crescente di persone, purtroppo, riuscire a fronteggiare le varie spese risulta sempre più difficile.
Se tutto questo non bastasse, a partire dall’aumento del costo della pane fino ad arrivare al caro bollette, sono molti gli aumenti dei prezzi che destano particolare preoccupazione. Da qui la decisione di molti di volgere un occhio di riguardo al mondo del risparmio e acquistare determinati tipi di prodotti. Ma di quali si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Supermercato, preoccupante aumento dei prezzi, cosa fanno gli italiani per risparmiare: verità inaspettata
Come già detto, al fine di contrastare l’inflazione sempre più italiani volgono un occhio di riguardo al mondo del risparmio. Proprio in tale ambito non può passare inosservato un dato registrato dalla catena di discount MD, ovvero il successo del progetto Zero Sprechi.
Quest’ultimo, è bene ricordare, è stato lanciato con lo scopo di incentivare la vendita di prodotti alimentari prossimi alla scadenza con prezzi scontati. Ebbene, nell’arco di due anni l’acquisto di prodotti scontati prossimi alla scadenza è aumentato dal 30% al 64%.
A tal proposito Giuseppe Cantone, direttore commerciale di MD, così come riportato da Il Giornale, ha dichiarato: “Nel 2020 solo il 30% di quello che mettevamo in vendita in prossimità della scadenza veniva effettivamente acquistato, mentre ora siamo arrivati al 64%, molto vicini all’obiettivo di vendere il 70% di questi prodotti”.
Un modo diverso di approcciarsi alla spesa, da parte dei clienti, che si rivela essere una conseguenza della crisi economica in atto. L’aumento generale dei prezzi, infatti, costringe sempre più famiglie a tirare la cinghia e quindi decidere di acquistare prodotti meno costosi.