È stata denominata MIA ed è un nuovo sussidio al vaglio del governo che si propone di sostituire il Reddito di Cittadinanza.
Iniziano ad arrivare le prime indiscrezioni sulle possibili misure che il governo potrebbe adottare per sostituire il reddito di cittadinanza. La misura sta infatti per giungere al suo termine, come promesso da Giorgia Meloni durante la campagna elettorale. Già nella legge di bilancio 2023, il sussidio, cavallo di battaglia dei 5 Stelle nella loro prima legislatura, era stato modificato in senso restrittivo.
E tra qualche mese non sarà più erogato. Le incognite però restano molte, perché al di là delle varie truffe sul RDC scoperte in questi anni, si è comunque trattato di una misura che ha realmente supportato economicamente le famiglie italiane più in difficoltà, travolte prima della pandemia e poi dalla crisi energetica. E sembra che una delle ipotesi al vaglio dell’esecutivo di centrodestra, sia quella di sostituire il sussidio con una nuova proposta chiamata Mia, Misura di Inclusione Attiva.
Mia, in cosa consiste il nuovo sussidio al vaglio del governo
E si tratterà di un sostegno che fa fede a quanto promesso mesi fa dal governo, dichiarando che i più anziani e le persone affette da disabilità, percettori di RDC, avrebbero avuto una corsia preferenziale nel vedersi subentrare in tempi brevi un nuovo sussidio in sostituzione dell’RDC. Per il momento si tratta solo di indiscrezioni, ma è stato però lo stesso governo, attraverso una nota pubblicata dal Ministero del Lavoro, a chiarire come Mia, sia una delle proposte sul tavolo su cui riflette il consiglio dei ministri.
Stando però a quanto trapela, i destinatari diretti di questa nuova misura sono in primo luogo i nuclei familiari poveri che non hanno al loro interno persone occupabili. E le famiglie, in cui tutti i componenti sono occupabili, dunque abili al lavoro, e hanno almeno un componente tra i 18 anni e i 60 anni di età. Si tratta di quei nuclei che al momento hanno ottenuto l’estensione dell’RDC soltanto per sette mesi del 2023. L’idea al vaglio dell’esecutivo, sarebbe dunque quella di consentire a questa famiglie di presentare richiesta per la Mia, a partire dal 1 Settembre 2023.
Quale sarà l’importo mensile di questa nuova misura?
L’importo base che riceveranno queste famiglie, dovrebbe essere più o meno lo stesso di quello che percepiscono attualmente con il reddito di Cittadinanza, 500 euro. Una cifra che scenderà a 375 euro nel caso in cui i componenti del nucleo familiare siano tutti occupabili al lavoro. Sembra inoltre che questo nuovo sussidio, alla prima richiesta approvata per nuclei familiari con componenti inabili al lavoro, avrà una durata di 18 mesi esattamente come l’RdC. A partire dal secondo rinnovo però, la sua durata si ridurrà invece a 12 mesi. Nel caso invece di famiglie con occupabili, il sussidio in questo caso sarà concesso alla prima approvazione, soltanto per 12 mesi.
Ma non solo, perché la seconda domanda, in caso di famiglie con occupabili, si potrà presentare soltanto dopo sei mesi, mentre la terza dopo una pausa pari a 18 mesi. In questo senso, i criteri della MIA saranno più stringenti rispetto a quelli previsti attualmente dall’RdC. Anche per la Mia, è prevista la sua decadenza laddove il soggetto occupabile che la percepisce rifiuta un’offerta di lavoro ritenuta invece congrua dallo stato. verranno considerate tali, le offerte di lavoro in linea con il profilo professionale del percettore, e che si trovano nella provincia in cui risiede, con contratti superiori a 30 giorni.