Attenzione agli eventuali squilli senza risposta, in quanto in questo modo alcuni malintenzionati riescono a prosciugare il credito. Ecco cosa sta succedendo.
I truffatori, purtroppo, non si fermano mai. Ne è un chiaro esempio l’ennesimo tentativo di truffa che ha visto cadere di recente nella trappola una donna dopo aver ricevuto degli squilli senza risposta sul proprio cellulare. Ma cosa è successo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le informazioni disponibili in merito.
La tecnologia non si ferma mai. A partire dagli smartphone fino ad arrivare al computer, in effetti, sono davvero tanti i dispositivi a nostra disposizione, grazie ai quali poter comunicare con persone e aziende che si trovano in ogni angolo del pianeta Terra. Oltre agli innumerevoli vantaggi, però, è fondamentale prestare particolare attenzione alle possibili truffe.
Ne è una chiara dimostrazione, purtroppo, l’ennesimo tentativo di raggiro che ha visto cadere di recente nella trappola una donna dopo aver ricevuto degli squilli senza risposta sul proprio cellulare. Ma cosa è successo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le informazioni disponibili in merito.
Truffe telefoniche, attenzione agli squilli senza risposta, così vi prosciugano il credito: cosa sta succedendo
Molti, purtroppo, sono i tentativi di truffa a cui bisogna prestare la massima attenzione. Tra questi si annovera un tentativo di raggiro che viene attuato attraverso degli squilli al telefono senza risposta. Ma cosa sta succedendo? Ribattezza Wangiri, termine che tradotto significa “squillo”, si tratta di una truffa che viene attuata, appunto, attraverso la strategia delle chiamate perse.
In genere il malcapitato di turno riceve degli squilli con una certa frequenza. In questo modo il malintenzionato tenta di attirare l’attenzione del destinatario di queste chiamate. Quest’ultimo, spinto dalla curiosità, dopo un certo numero di squilli potrebbe essere tentato di richiamare il numero in questione, finendo così per cadere nella trappola.
È quanto successo, purtroppo, di recente ad una donna di Fabriano, in provincia di Ancona. Come riportato da il Messaggero, una donna di 50 anni si è rivolta al commissariato di Fabriano dopo essersi accorta di aver esaurito, senza un’apparente ragione, il credito sul proprio cellulare. La donna ha quindi spiegato agli agenti di aver ricevuto il giorno prima diversi squilli a cui non era riuscita a rispondere perché al lavoro.
In seguito, date le tante chiamate perse, ha deciso di contattare il numero in questione senza avere alcuna risposta. I poliziotti hanno così subito capito cosa fosse successo. La donna è finita nel bel mezzo della truffa wangiri. Una situazione indubbiamente poco piacevole, per cui la Polizia invita tutti a prestare la massima attenzione, onde evitare di cadere nella trappola dei malintenzionati di turno.