Da troppo tempo ormai il web è associato a quelle che possiamo individuare come esperienze assolutamente da evitare. Ecco quali.
Il fenomeno in questione tocca più che mai da vicino milioni e milioni di italiani. Nella stragrande maggioranza dei casi, parliamo di cittadini che nemmeno riescono a rendersi pienamente conto di ciò che accade, nel momento in cui la stessa operazione prende il sopravvento. Immaginiamo dunque di avere a che fare con qualcosa di assolutamente invisibile e per niente “rumorosa”. L’ambiguo, l’oscuro, si nutrono di tali elementi.
Viviamo, in questa fase, più che mai proiettati nella considerazione del web come luogo assolutamente magico, contesto ideale e stimolante, portatore di vantaggi esclusivi e grandi sorprese. Il tutto per la verità potrebbe anche essere considerato come fedele alla stessa immagine del contesto in questione. Ciò non toglie, però, che quello stesso luogo, cosi come spesso accade nella realtà, praticamente ovunque, possa nascondere delle clamorose insidie.
Il web, cosi come lo viviamo nel quotidiano, appare dunque come una tranquilla dimensione dalla quale poter portar via, per cosi dire, il massimo, in ogni situazione. Ciò che non consideriamo forse allo stesso modo è forse la mole di fattori vari ed eventuali, che lo stesso web può al contrario portare via all’utente. Pensiamo alle truffe, i raggiri. Dinamiche silenziose che nemmeno sentiamo arrivare e che poi alla fine, puntuali, presentano il conto. Le pratiche, in questo caso si manifestano quasi sempre allo stesso modo.
Tra le più classiche, in assoluto, troviamo quelle legate a quelli che sono i più classici canali di comunicazione utilizzati proprio grazie alla rete: mail, sms e social network. In genere il raggiro, in quelle che sono in qualche modo le più frequenti modalità d’approccio del genere specifico, si presenta con un messaggio dal testo particolarmente accattivante. Un premio da ritirare, un vantaggio da acquisire, in linea di massima, il contenuto non varia poi molto.
L’utente quindi si può ritrovare ad essere il fantomatico fortunato vincitore di un nuovissimo iPhone, per intenderci, grazie a un concorso al quale nemmeno ricorda di essersi mai iscritto, ma il gioco del resto è quello. Il tutto insomma da l’idea di trovarsi a vivere il giorno più fortunato della propria vita e questa improvvisa dose di destino benevolo generalmente confonde lo stesso utente al punto di farsi tranquillamente plagiare da qualsiasi tipo di successiva fase.
A quel punto fa la sua comparsa il protagonista assoluto di questo genere di comunicazioni, il link. Lo strumento in questione serve, al malintenzionato, per raccogliere le informazioni riguardanti l’utente, dati personali, bancari e quant’altro. Il tutto giustificato attraverso banali escamotage, per esempio la necessità di provvedere alle spese di spedizione del prodotto “vinto”, in questione. L’utente chiaramente ci casa, clicca sullo stesso link, accede a una pagina chiaramente fake e inserisce ogni informazione richiesta, compresa quella riferita all’eventuale prodotto finanziario da utilizzare per il pagamento di piccole spese. A quel punto, insomma, la truffa è pienamente compiuta.
Chiaramente l’universo delle truffe online non si ferma all’esempio citato in precedenza. In ogni modo, però, anche le altre tipologie di truffe che spesso vediamo praticate in rete si basa su una impostazione in qualche modo assolutamente predefinita. Troveremo in ogni caso un messaggio particolarmente accattivante, magari di altra natura. Al posto del premio magari potrebbe essere descritta una fantomatica problematica di natura bancaria, per esempio.
Anche in quel caso, poi troveremo il link. Chiaramente parliamo dell’unica modalità, esistente, per quel determinato contesto, utile a raccogliere dati e informazioni dell’utente nel modo, apparentemente, più “usuale” possibile. In ogni caso, il fine ultimo dei truffatori sarà quello di mettere le mani sul conto corrente del malcapitato di turno. A tal proposito l’Associazione bancaria e la Polizia Postale hanno individuato una serie di consigli pratici da fornire agli utenti vittime di raggiri on line. Il tutto, riguardo i comportamenti, eventualmente da tenere:
La sicurezza, insomma, sempre al primo posto per quel che riguarda l’eventuale rischio di raggiri online. La prevenzione, in certi casi può cambiare ogni scenario.