Richiedere e ottenere il rinnovo del reddito di cittadinanza dopo 36 mesi è possibile. Ecco la procedura da seguire.
Buone notizie per tutti i percettori di reddito di cittadinanza che vogliono rinnovare. Tale operazione, infatti, può essere svolta anche nel corso del 2023. Ma come fare? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Siamo ormai giunti alla fine del terzo mese dell’anno in corso e questo vuol dire che manca sempre meno all’addio al reddito di cittadinanza. Come deciso dal governo guidato da Giorgia Meloni, infatti, molti percettori potranno percepire tale sussidio per un periodo pari a massimo sette mesi nel corso dell’anno 2023.
Anche coloro che si vedranno erogare il reddito di cittadinanza fino alla fine del 2023, inoltre, dovranno a breve salutarlo. Il 2024, infatti, segnerà l’abolizione di tale misura che verrà quasi sicuramente sostituita da Mia, ovvero Misura di Inclusione Attiva.
In attesa di scoprire quali saranno le prossime mosse del governo in merito al sostituto del reddito di cittadinanza, sono in molti a chiedersi come fare ancora ad approfittare di tale misura. A tal fine è bene sapere quale procedura seguire per ottenere il rinnovo del sussidio targato Movimento 5 Stelle, anche dopo 36 mesi. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Anche nel corso del 2023 è possibile richiedere il rinnovo del Reddito di cittadinanza. Il tutto previa sospensione di un mese, prima di ciascun rinnovo. Ebbene, a tal proposito è bene sapere che, come si evince dal sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, grazie al messaggio n. 3627 dell’ 8 ottobre 2020 sono state fornite le istruzioni su come presentare la domanda di rinnovo del Reddito di Cittadinanza.
Entrando nei dettagli si evince che i soggetti interessati possono presentare apposita domanda attraverso uno dei seguenti canali, ovvero Poste Italiane; sito www.redditodicittadinanza.gov.it o portale INPS. Ma non solo, in caso di necessità è possibile anche rivolgersi ad un CAF o patronato. A tal proposito, si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che riguarda il reddito di cittadinanza, si legge che:
“L’erogazione del beneficio è sempre condizionata alla presenza di un ISEE in corso di validità e al mantenimento dei requisiti e degli obblighi di legge. Si ricorda che l’ISEE ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stato presentato. L’ISEE corrente, invece, ha validità di 6 mesi dalla data di presentazione, salvo che intervengano variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione dei trattamenti; in quest’ultimo caso, l’ISEE corrente è aggiornato entro 2 mesi dalla variazione”.
La presentazione dell’Isee, in effetti, è fondamentale. Questo perché permette di sapere se si ha o meno diritto al reddito di cittadinanza e soprattutto calcolare il relativo importo. Il valore dell’Isee, d’altronde, cambia in seguito a possibili variazioni del nucleo famigliare. Basti pensare ad una nuova nascita oppure al cambio di residenza di uno dei membri.
Si ricorda, inoltre, che se la domanda di rinnovo è presentata dallo stesso soggetto beneficiario, allora il sussidio verrà erogato sulla stessa carta di pagamento del reddito di cittadinanza. Se la richiesta viene presentata da un altro membro del nucleo familiare, invece, il soggetto interessato dovrà ritirare una nuova carta su cui farsi erogare il sussidio.