Lavori usuranti, l’Inps ha pubblicato una nuova circolare in cui ha reso pubblici i termini ultimi entro cui presentare la domanda.
Con una circolare pubblicata in data 21 Marzo 2023, l’Istituto di Previdenza Sociale ha comunicato che il termine ultimo per presentare domanda per il pensionamento anticipato per lavori usuranti è fissato al 1 Maggio 2023. Tutti i contribuenti interessati ad accedere a questa forma di anticipo pensionistico, sono dunque tenuti a presentare la loro richiesta entro questa data.
Nella circolare, l’Inps specifica che questa opzione è aperta anche ai lavoratori del settore privato. A patto però, che questi abbiano già maturato il diritto alla pensione attraverso il cumulo dei contributi richiesti in una delle gestioni previdenziali dell’Istituto. La domanda può essere presentata per via telematica, e i cittadini devono anche allegare tutta la documentazione richiesta, compilando e inviando anche il modulo AP45.
Lavori usuranti, cosa accade se presento richiesta di pensionamento anticipato dopo il 1 Maggio 2023?
Tutti coloro che invece presenteranno la richiesta in ritardo, e dunque oltre il termine ultimo del 21 Maggio 2023, potranno vedersi accettata ugualmente la domanda, ma con la decorrenza del beneficio che in questo caso si sposta temporalmente.
Nel caso in cui, ad esempio, la richiesta venga inviata con un solo mese di ritardo rispetto alla scadenza, la decorrenza della pensione anticipata avverrà per l’appunto con un mese di ritardo. Se invece la documentazione viene inviato a partire da uno fino a tre mesi di ritardo rispetto alla scadenza prevista, si dovranno attendere due mesi in più per l’erogazione del beneficio.
Diventano invece tre i mesi di attesa, nel caso in cui la domanda venga presentata con un ritardo superiore a tre mesi.
Quali sono i lavori considerati usuranti dallo italiano
Tutti i lavoratori che svolgono lavori considerati formalmente gravosi e usuranti dallo stato italiano hanno diritto ad avere un apposito scivolo pensionistico per poter raggiungere anticipatamente la pensione prima dei requisiti ordinari previsti. A questa categoria viene riconosciuto il fatto di svolgere professioni che “usurano” il lavoratore molto prima di tantissime altre professioni.
Ma a quali categorie si fa riferimento con la nozione di lavori usuranti?
Lo stato considera tali, ad esempio, chi svolge lavori notturni, così come gli autisti di mezzi con un capienza complessiva superiore a nove posti. Così sono considerati tali anche i lavori particolarmente faticosi come chi fa l’operaio in miniera o in una cava. Stesso discorso per chi si ritrova a svolgere una mansione che lo mette costantemente a contatto con temperature più alte della norma.
Lavori usuranti, i requisiti d’accesso per presentare domanda per pensiona anticipata
Ma quali sono i requisiti affinché un lavoratore che svolge una professione usurante, possa accedere al pensionamento anticipato?
In primo luogo bisogna avere un’età anagrafica minima di 61 anni e sette mesi. Occorre poi aver maturato un minimo di 35 anni di contributi e aver raggiunto il quorum previsto da quota 97,6. Ci sono poi requisiti specifici ulteriori, che riguardano tutti i lavoratori che hanno maturato la pensione con decorrenza dal 2017.
In questo caso infatti, era necessario che almeno sette degli ultimi dieci anni lavorativi del richiedente, abbiano riguardato professioni usuranti. Questo requisito è stato poi modificato per tutti coloro la cui decorrenza della pensiona scatta invece a partire dal 2018. In questo caso infatti, la pensione anticipata viene riconosciuto a coloro che hanno svolto, per almeno la metà della loro carriera professionali, dei lavori gravosi e usuranti.