Con la nuova riforma fiscale, anche le detrazioni per i pensionati subiranno dei cambiamenti. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la prima bozza del governo.
La riforma fiscale annunciata dal governo Meloni, sembra ormai alle porte. Il via libera alla nuova delega fiscale è stato infatti ottenuto, con l’approvazione in Consiglio dei Ministri avvenuta qualche giorno fa. Tra i cambiamenti più rilevanti che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni intende apportare al nostro sistema fiscale, vi è una nuova suddivisione dell’Irpef in tre aliquote è una nuova flat tax.
Ma questa in realtà sono solo alcune delle novità che potrebbero ben presto essere introdotte, allo scopo di semplificare un sistema, che per la maggior parte dei contribuenti e delle aziende, risulta ancora troppo ostico e farraginoso nel pagamento e nella determinazione delle imposte. Il governo intende inoltre concedere dei benefici ad hoc a tutte le imprese che decidono di investire in ricerca, sviluppo e innovazione. Per questo, con molta probabilità anche l’IRES, l’Imposta sul reddito delle società di capitale, subirà delle profonde modifiche.
Riforma fiscale, le modifiche previste su IRES e pensioni
Verrà infatti introdotta, secondo quanto si può leggere nella delega fiscale, un’aliquota parallela, minore del 24 per cento che pagano attualmente le aziende con l’IRES, che verrà concessa a tutte le attività commerciali che decidono di investire parte dei loro profitti nello sviluppo dell’azienda, o nella sua patrimonializzazione. Un progetto ambizioso, che andrà oltretutto anche a toccare e modificare il nostro sistema previdenziale.
L’obiettivo ultimo dell’esecutivo è infatti quello di raggiungere la cosiddetta equità orizzontale impositiva. Ovvero, creare un nuovo sistema di calcolo per le imposte, che consenta in primo luogo di individuare un’unica fascia di esenzione per tutte le categorie di reddito dei contribuenti.
Cosa cambierà sulle detrazioni fiscali per i pensionati
E se le aliquote Irpef resteranno invariate per tutti i contribuenti, che si tratti di lavoratori o pensionati, ciò che invece dovrebbe cambiare con questa nuova riforma, saranno invece le detrazioni statali che è possibile ottenere. I cittadini pensionati avranno ad esempio la possibilità di poter dedurre i loro contributi previdenziali in sede di dichiarazione dei redditi. Tutte le detrazioni fiscali sulle pensioni previste per il 2023, potevano esser richieste, per l’anno in corso, fino al 15 febbraio 2023. Scadenze che dovrebbero restare invariate anche per il prossimo anno, quando la nuova riforma fiscale, e il nuovo sistema di detrazioni sulle pensioni, dovrebbe essere già attivo.
Dove trovare il modulo Inps per le detrazioni fiscali
Tutti i contribuenti saranno tenuti in tal senso prima a consultare la loro ultima dichiarazione dei redditi, confermando in un primo momento tutti i dati inseriti all’Istituto di Previdenza Sociale.
Nel momento in cui il pensionato accerta con questa procedura di essere in regola con l’Inps, potrà consultare sul sito tutte le detrazioni che saranno disponibili per il prossimo anno. Al contribuente verrà poi chiesto di compilare il modulo per le detrazioni fiscali, che può essere scaricato sul sito dell’Inps.
La sua presentazione può avvenire solo per via telematica, e se il pensionato non adempie a questo passaggio, l’Inps a quel punto applicherà le aliquote normalmente previste per legge, riconoscendo eventuali detrazioni solo sulla base del reddito erogato. Potranno accedere alle nuove detrazioni anche i pensionati che vivono con residenza all’estero, ma soltanto nel caso in cui producano e dichiarino in Italia il 75 per cento del loro reddito complessivo