In molti non sanno che è possibile affittare casa gratis. L’ordinamento giuridico italiano prevede un contratto specifico.
In base a quanto stabilito dall’articolo 1803 del Codice Civile, è possibile affittare casa gratis. Ci stiamo riferendo ad un contratto stipulato tra le parti che prende il nome di comodato d’uso gratuito.
Tramite il contratto di comodato d’uso gratuito “una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta”.
In sostanza, il soggetto che prende in affitto l’immobile ha il diritto ad utilizzarlo, senza dover versare il canone di locazione mensile.
Scopriamo quando è possibile utilizzare il suddetto contratto e quali sono le sue caratteristiche.
Il contratto di comodato d’uso gratuito è previsto dall’Ordinamento italiano. Per poter essere considerato valido non è necessario rispettare una specifica forma, che di solito rimane libera. Fermo restando che l’articolo 1350 del Codice Civile prevede delle fattispecie per le quali è necessario adottare una determinata forma.
In ogni caso, quando si decide di affittare casa gratis è bene stipulare un contratto in forma scritta, in modo che le parti siano vincolate ad esso.
Una delle caratteristiche che contraddistingue il comodato d’uso e quello di avere un limite di tempo prestabilito. Generalmente la durata del contratto viene stabilita dalle parti. In sostanza, il proprietario dell’immobile o del bene concede questo in prestito per un determinato arco di tempo.
Tuttavia, ci sono casi in cui il comodato d’uso gratuito è a tempo indeterminato. In sostanza, per questa tipologia di accordo non è previsto un termine pattuito in anticipo.
In ogni caso, in base a quanto stabilito dal Codice Civile, il comandante, ovvero colui che concede in prestito il bene o l’immobile, ha la possibilità di disdire il contratto in anticipo. Così facendo, l’accordo decade prima del termine prestabilito, quando sopraggiunge una necessità urgente o improvvisa.
L’intenzione di disdire il contratto di comodato d’uso gratuito deve essere comunicato dal comodatario alla controparte tramite raccomandata a/r. In seguito, il comodatario dovrà effettuare comunicazione anche all’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui il contratto fosse stato registrato.
In caso di decesso del comodatario, il rapporto istituito tramite contratto non viene automaticamente estinto. L’ordinamento giuridico prevede che il comandante abbia la possibilità di confrontarsi con gli eredi del comodatario in merito alla restituzione della cosa ottenute in prestito.
Prendere in affitto una casa tramite il contratto di comodato d’uso gratuito prevede, nella maggior parte dei casi, che l’accordo venga fissato in forma orale. Di fatto, non è necessario che il contratto sia stipulato per iscritto o che venga registrato.
Uno dei vantaggi relativi al comodato d’uso riguarda la presenza di costi estremamente ridotti. Di fatto, rispetto ad un comune contratto di locazione in questo caso gli oneri da sostenere riguardano solo:
A proposito delle agevolazioni in merito al pagamento dell’IMU è opportuno specificare che la concessione di immobili in comodato d’uso gratuito prevede il versamento del 50% dell’imposta. Di conseguenza, questo contratto può essere un’ottima soluzione per i proprietari di casa che decidono di concedere gratuitamente l’immobile ad un figlio o ad un parente, concretizzando un risparmio sulle imposte.
In ogni caso, è opportuno ricordare che non rientrano in quest’agevolazione le case che appartengono alla categoria catastale di lusso o di pregio.
I rischi maggiori in caso di stipulazione di contratto di comodato per affittare casa gratis riguardano il comandante, ovvero colui che riceve in prestito il bene. Di fatto, la controparte dell’accordo può essere costretto a restituire improvvisamente l’immobile al legittimo proprietario, in caso di urgenza.
Concludiamo segnalando che per stipulare un contratto di comodato, basta accedere al sito dell’Agenzia delle entrate e scaricare il modello 69.