Se prendiamo in considerazione quelle che oggi sono le abitudini dei cittadini in merito all’utilizzo dello smartphone, allora è chiaro a tutti che bisogna approfondire il discorso ai massimi livelli. Non si può parlare alla perfezione di cosa rappresenta oggi uno smartphone per i cittadini se non si vanno a osservare quelle che sono le abitudini, quelle che sono le logiche che in qualche modo regolano questo particolarissimo legame. Il discorso può essere complesso.
In molti casi, attraverso il web o magari riviste specializzate si racconta, dati alla mano dei rischi derivanti dall’esposizione continua proprio agli smartphone. Le abitudini dei cittadini, cosi come anticipato vanno spesso oltre logica, c’è chi per esempio dorme con il proprio smartphone. Il tutto potrebbe alla lunga portare a problematiche chiaramente pericolose per la stessa incolumità dei cittadini. Di recente l’approfondimento in merito ha fatto, in qualche modo, passi da gigante.
Il rischio principale è legato al potenziale assorbimento delle radiazioni derivanti dagli stessi smartphone. Al giorno d’oggi, però, in merito alla stessa questione non esistono prove scientifiche che chiariscano il rischio stesso derivante da tali emissioni e di conseguenza non sono presenti criteri generali che regolino le stesse. Per provare a quantificare in qualche modo le stesse radiazioni gli scienziati utilizzano una particolare metrica.
Stiamo parlando del tasso di assorbimento specifico (SAR), che va a stimare la quantità di energia elettromagnetica irradiata dallo stesso smartphone e di conseguenza assorbita dall’organismo umano. L’unità di misura, in questo caso è il watt per chilogrammo. Di conseguenza gli stessi scienziati hanno stilato una lista di quelli che potrebbero essere, in base agli aspetti presi in considerazione, gli smartphone più pericolosi per gli stessi cittadini.
In questa speciale classifica i primi dieci posti sono tutti occupati, considerando il tasso di assorbimento specifico, da produttori cinesi: ZTE, OnePlus, Huawei e Xiaomi sono i quattro maggiori produttori di smartphone in Cina. Per il suo basso SAR di 1,75 W/kg, lo Xiaomi Mi A1 dual-SIM si aggiudica il primo posto. La classifica in questione potrebbe rappresentare un ottimo riferimento in vista di più approfonditi studi e di conseguenza per un maggiore controllo della situazione generale.
Di seguito, mostriamo la lista stilata attraverso la valutazione posta dagli stessi scienziati attraverso la presa in esame del tasso di radioattività in questione. L’elenco che segue potrebbe mostrare, di certo, qualche “sgradita” sorpresa:
Tasso di assorbimento specifico (SAR) per il cellulare è di 1,24 watt/kg.
SAR del dispositivo Android dell’azienda canadese è di 1,28 watt/kg.
Rispetto al più grande Axon 7, la versione più piccola ha un SAR maggiore di 1,29 W/kg.
Tasso di assorbimento specifico di questo iPhone è di 1,32 W/kg, superiore di gran lunga a quello dei modelli precedenti. Il tutto chiarisce un elemento fondamentale, un nuovo prodotto non è sempre migliore dal punto di vista della sicurezza rispetto a quelli precedenti.
Valori SAR di uno smartphone prodotto da Sony sono i più alti di questo elenco, con 1,36 W/kg.
Tasso di assorbimento specifico (SAR) di 1,38 W/kg.
Novità interessante per questo modello Huawei; il tasso di assorbimento del P9 Lite è di 1,38 W/kg.
Il telefono multi SIM di OnePlus presenta un SAR di 1,39 W/kg.
SAR per questa variante con batteria più duratura è di 1,41 W/kg.
Il device che include le fotocamere Leica ha un SAR di 1,43 W/kg
SAR di 1,44 W/kg, questo modello Huawei è tra i più potenti dell’azienda.
Nonostante Huawei molto lavorato in merito al tasso di esposizione dei suoi modelli, questo smartphone mostra un tasso di assorbimento specifico maggiore di altri (1,48 W/kg).
Il Nokia Lumia 630, presenta un tasso di assorbimento specifico (SAR) di 1,51 W/kg. Unico prodotto dell’azienda finlandese a rientrare nella classifica.
Il device Huawei con il SAR più basso di questo elenco è proprio questo, con un tasso di 1,64 W/kg.
SAR di 1,68 W/kg, questo portatile dual-SIM ha il secondo valore più alto della classifica.
Primo posto per lo smartphone in questione, fiore all’occhiello, si potrebbe dire, della produzione attuale di settore.
I rischi insomma, almeno in teoria sarebbero assolutamente evidenti ma di fronte alla mancanza di dati scientifici e prove chiare rispetto alla pericolosità degli strumenti al momento non resta che considerare il tutto in modo molto meno preoccupante. Almeno è quel che infondo sperano tutti i cittadini.