Il conto corrente cointestato prevede due o più persone titolari per un utilizzo comune. Rispetto al conto ordinario la gestione è differente.
Coniugi, genitori e figli, conviventi possono avere la necessità aprire un conto corrente cointestato a firma disgiunta o congiunta.
Il conto corrente è uno strumento di gestione del denaro fondamentale per le famiglie. Consente di depositare i risparmi, prelevarli e versarli nonché di disporre di servizi utili come l’Home Banking o i prestiti. Permette, poi, transizioni di denaro immediate – i bonifici – e di effettuare investimenti comodamente da casa. Negli anni anche i conti corrente si sono evoluti per stare al passo con le innovazioni tecnologiche e le richieste dei clienti. Esistono anche i conti completamente virtuali di banche online che permettono di risparmiare sul canone e sulle spese in generale. E poi ci sono i conti cointestati che hanno due o più titolari. Possono essere i genitori con un figlio, marito e moglie, fratello e sorella oppure due persone senza alcuna parentela. Quando conviene la cointestazione?
Iniziamo con il dire che esistono vari tipi di conti cointestati. Il conto a firma congiunta, quello a firma disgiunta e a firma mista. Nel primo caso le operazioni possono essere svolte unicamente con il consenso e la firma di tutti i titolari. Nel secondo caso ogni titolare può operare in autonomia mentre nel terzo caso alcune operazioni richiedono il consenso altre no.
Il vantaggio principale della cointestazione è avere un solo conto per gestire tutti i risparmi della famiglia. Se a firma disgiunta non serviranno nemmeno deleghe per effettuare operazioni. Poi c’è il risparmio sui costi fissi – il canone e l’imposta di bolla ad esempio – dato che si pagheranno per un solo conto. Uno svantaggio, invece, è il fatto di non poter distinguere le somme. Tutti gli intestatari le hanno a disposizione indipendentemente da chi le versa realmente. Inoltre, in caso di debiti accumulati da un correntista i creditori avrebbero diritto di pignorare il 50% del conto corrente stesso.
L’apertura di un conto corrente cointestato è molto semplice. Basterà presentare la documentazione richiesta dalla banca – come la carta di identità e il codice fiscale degli intestatari – e poi procedere con la firma. Dovranno essere presenti tutti i titolari.
Per quanto riguarda la chiusura, l’estinzione dovrà essere richiesta da tutti quanti gli intestatari se il conto risulta a firma congiunta. In caso di rapporto a firma disgiunta, in vece, ogni titolare può chiederne la chiusura anche singolarmente.