L’accertamento handicap ha una procedura molto diversa da quella invece prevista per l’attestazione della condizione di disabilità. Vediamo a chi va inviata in questo caso la domanda e come funziona l’iter di approvazione.
La legge 104, varata nel nostro paese nel 1992, ha rappresentato un vero e proprio spartiacque storico per quanto riguarda la tutela delle persone affette da handicap e disabilità. Con l’introduzione di questa normativa infatti, questa categoria si è vista riconoscere in pieno la difficile condizione in cui versa. E attraverso l’istituzione della 104 lo stato italiano riconosce loro diversi benefici a cui possono accedere.
Nel momento in cui una persona si vede riconosciuta formalmente la sua patologia clinica come invalidante, questa può dunque accedere a delle agevolazioni economiche che lo aiutino a vivere il quotidiano con serenità. La condizione clinica del richiedente può essere in un primo momento convalidata da un certificato redatto dal medico di base.
Nei casi più gravi, viste anche la lentezza burocratica per questa pratiche, la richiesta può essere accettata in prima istanza dall’Inps, tenendo fede a quanto dichiarante dal medico di riferimento del paziente. Ma il vero certificato a cui fare riferimento per vedersi confermata la 104, resta sempre quello redatto dalla vista alla Commissione Medica della ASL. Inoltre, molte misure contenute nella legge 104, sono destinate anche ai caregivers, ovvero a conviventi e familiari che si occupano dell’assistenza del disabile.
A patto che questi risulti a loro carico da almeno sei mesi, al momento di inoltro della domanda. Tutte le agevolazioni per questa categoria, sono inoltre coperte da contributi figurativi, che aiutano il richiedendo a mantenere i requisiti necessari al raggiungimento della pensione. Tutti coloro a cui viene riconosciuto di soffrire di una patologia invalidante in forma grave, possono anche avere diritto a un orario di lavoro più leggero rispetto a quello previsto normalmente dai contratti.
A differenza di quanto avviene per la certificazione della disabilità, per quanto riguarda l’accertamento degli handicap gravi, la domanda va in questo caso inoltrata direttamente all’Inps. Dal 2010, l’istituto di Previdenza consente inoltre di poter inviare la documentazione e il certificato medico per via telematica. È importante poi ricordare ai contribuenti che il certificato medico, una volta redatto, ha una validità massima di 90 giorni. E dunque la domanda va inviata necessariamente entro questo arco temporale, altrimenti il certificato decade ai fini della richiesta.
Il modulo per presentare richiesta per l’accertamento di un handicap, può essere scaricato direttamente dal sito dell’Inps. Esiste poi un altro che sono invece tenuti a compilare i medici, e che devono anche loro obbligatoriamente inviarla all’Inps.
Entrambi i moduli sono indispensabili per l’accettazione della domanda. Dopo la visita della commissione medica, che attesta la condizione clinica del richiedente come valida, c’è un altro ulteriore passaggio. Il verbale di accertamento della commissione, deve essere infatti anche approvato successivamente dal Centro Medico Legale Inps. Nei casi in cui la Commissione Medica non ha ancora convocato il cittadino entro 90 giorni dalla richiesta, a quel si avrà diritto ad ottenere una certificazione provvisoria.