Il Fisco ha sempre l’occhio puntato verso i contribuenti per individuare evasori e furbetti che tentano di raggirare lo Stato.
Il monitoraggio delle informazioni è costante da parte dell’Agenzia delle Entrate. I piccoli contribuenti devono stare sempre in allerta perché un solo errore potrebbe costare caro.
I cittadini che pagano le tasse e rispettano le Leggi – fiscali e non – si sentono al sicuro da eventuali pericoli ma tale sicurezza è eccessiva. La realtà è che l’occhio indagatore del Fisco non distingue tra persone oneste che potrebbero commettere uno sbaglio involontariamente e furbi evasori che tentano di raggirare lo Stato con consapevolezza. Le tecnologie moderne a cui l’Agenzia delle Entrate si affida incrociano dati di diverse banche dati e riportano i risultati asetticamente. Dove c’è un’incongruenza scatta subito una verifica, indipendentemente dal cittadino dietro il numero dell’algoritmo. L’attenzione, dunque, deve sempre rimanere alta ma perché diciamo tutto questo? Per un duplice motivo. Siamo nel pieno del periodo di calcolo dell’ISEE e tra poco inizierà la corsa alla compilazione della dichiarazione dei redditi. Tante informazioni da fornire all’Agenzia delle Entrate e gli errori non sono ammessi.
Ogni dichiarazione dei contribuenti è oggetto di controllo del Fisco. Comunicando informazioni errate o incomplete si rischiano multe salate. Di conseguenza qualora si avessero dubbi è consigliabile chiedere l’aiuto di CAF e patronati per la compilazione, ad esempio, dell’ISEE e del modello 730. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente e la dichiarazione dei redditi, infatti, richiedono l’inserimento di numerosi dati reddituali e anagrafici.
Agendo erroneamente si rischia di ricevere bonus e agevolazioni che invece non spetterebbero compilando correttamente le domande. E se il Fisco dovesse riscontrare una falsificazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica alla base del calcolo ISEE oppure del 730 procederebbe immediatamente richiedendo al contribuente la restituzione delle somme indebitamente sottratte allo Stato.
Per non andare incontro ad omissioni è bene stilare accuratamente una lista di tutta la documentazione da fornire al Fisco in riferimento ad una particolare prestazione o servizio. Procedere per tempo è un secondo consiglio, lasciando settimane di distanza dal momento della preparazione dei documenti alla compilazione della domanda o della dichiarazione.
Alcuni dati, infatti, non sono facilmente reperibili. Possono richiedere, ad esempio, un appuntamento in banca o una ricerca al catasto. Meglio agire con calma perché la fretta potrebbe portare a fatali errori. Da ricordare, poi, che in alcuni casi l’Agenzia delle Entrate offre modelli precompilati sulla base delle proprie informazioni. Il chiaro riferimento e al modello 730 precompilato. Basterà verificare che le informazioni inserite siano esatte ed inviarlo. Senza modifiche i controlli non scatteranno.
Un ultimo riferimento alle tasse. Per evitare di saltare scadenze è bene appuntarsi tutti gli impegni nel corso dell’anno in modo tale da non trovarsi in debito con il Fisco. Le conseguenze potrebbero costare molto caro, più che pagare l’imposta dovuta.