Le cartelle esattoriali rappresentano un incubo per tutti gli italiani. Ma esiste un metodo per sbarazzarsi dei debiti fiscali.
È in arrivo una nuova riforma fiscale che permetterà di eliminare i ruoli, con pignoramenti e ipoteche veloci. Le novità riguarderanno anche le cartelle esattoriali, la cui notifica è effettuata ai contribuenti che non pagano le imposte, le tasse o le sanzioni.
A quanto pare a breve scomparirà la cartella esattoriale e con essa anche i ruoli. Inoltre, un’altra importante novità che riguarda la prossima riforma del fisco. Lo scopo di questi cambiamenti è quello di rendere più rapido il recupero dei crediti fiscali, eliminando le lungaggini legate ad ipoteche e pignoramenti.
Cartelle esattoriali: in cosa consiste la riforma fiscale
Il governo Meloni ha già prodotto la bozza della legge di delega fiscale che, tra le altre cose, servirà anche a ridurre i tempi di recupero dei crediti fiscali.
Attualmente, l’iter da seguire per la riscossione dei crediti fiscali prevede quattro passaggi:
- Accertamento e avviso del pagamento da parte dell’ente titolare del credito;
- Formazione del ruolo e consegna all’Agenzia delle entrate;
- Notifica della cartella esattoriale al contribuente;
- Avvio del processo di pignoramento o delle azioni cautelari, come ipoteche e fermi amministrativi.
Con la nuova riforma fiscale l’intenzione del Governo è quello di eliminare due passaggi, ovvero la formazione del ruolo e la cartella. In questo modo, si intende snellire l’iter burocratico.
Così facendo, si passa direttamente alla notifica della cartella al debitore e successivamente agli accertamenti esecutivi da parte della pubblica amministrazione.
In pratica viene eliminato quel passaggio intermedio che spesso determinava lo stallo e l’intervento della prescrizione: un inutile perdita di tempo.
Al fine di garantire l’efficienza del processo, l’esecutivo di centro-destra è nato da Giorgia Meloni ha intenzione di istituire l’accertamento esecutivo così come previsto nella bozza dell’articolo 18 della delega fiscale.
Ci sarà poi un’altra importante novità che riguarda l’estensione dei termini di prescrizione. Anche in questo caso, si tratta di un intervento che ha lo scopo di velocizzare il recupero dei crediti, implementando la collaborazione tra gli intermediari finanziari.
Inoltre, con la riforma fiscale si potrà automatizzare le procedure di pignoramento dei rapporti finanziari dei contribuenti.
Novità sui tempi di prescrizione
A proposito dei tempi di prescrizione, la riforma fiscale attuale prevede che i debiti fiscali si prescrivano nell’arco di un decennio. La nuova legge delega vorrebbe ridurre questo lasso temporale riducendo la somma di crediti non saldati all’Agenzia delle Entrate riscossione. Ad oggi, infatti, ci sono ancora 174 milioni di cartelle che non sono state saldate.
Anche se con l’ultima legge di bilancio e con l’introduzione della tregua fiscale, sono stati fatti degli importanti passi in avanti in tal senso.