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Attualità

La truffa del falso uomo ideale: la fa innamorare e le scuce 90mila euro

Una vicenda che fa rabbia, di quelle di cui nemmeno si vorrebbe sentir parlare. Invece le cronache ci raccontano anche questo.

Capita spesso, purtroppo anche troppo. Incontrare in chat quella che si pensa possa essere l’anima gemella e poi alla fine si scopre che il tutto non è proprio quello che si pensava prima. Niente, in certi contesti è quello che realmente sembra, purtroppo sempre più spesso. Da una parte l’allusione quasi idealistica, dall’altra la realtà cinica e spietata.

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Ci troviamo di fronte a un fenomeno spietato, qualcosa di incredibile da credere. Un fenomeno è vero che vorremo non esistesse. Approfittare della condizione altrui, spacciandosi per l’uomo che in realtà non si è quindi spillare quanti più soldi possibili alla povera vittima di turno. In questo caso c’è ben poco da comprendere e da tollerare.

Nessuna remora, secondo i Carabinieri di Calizzano, in provincia di Savona, che hanno seguito e messo fine alla terribile vicenda in questione. L’arresto del 35enne originario di Potenza ma residente a Praja a Mare, in provincia di Cosenza, con numerose condanne alle spalle ha chiuso infatti una messa in scena costata alla povera vittima in questione ben 90mila euro.

L’uomo, aveva ingannato la vittima per ben due anni, fingendo interesse, parlando d’amore, di futuro insieme e tutte quelle cose che spesso si dicono. Dall’altra parte una persona probabilmente desiderosa di attenzioni, alla ricerca del grande amore, che proprio per questo si è lasciata, di fatto, ingannare con fin troppa semplicità dal malintenzionato.

Il gip di Savona, ha disposto per l’uomo in carcere. Un storia, se cosi possiamo definirla, durata per ben due anni, fatta solo ed esclusivamente di conversazioni telefoniche. Niente di fisico, i due protagonisti dell’ipotetico amore, infatti, non si sono mai incontrati. La vittima è una donna della Val Bormida, che è caduta nella trappola del 35enne senza scrupoli.

La truffa del falso uomo ideale: “menzogne, ricatti psicologici e vere e proprie messe in scena”

I due si erano conosciuti su una chat di incontri sentimentali. L’uomo aveva sin da subito colpito la donna. Lo stesso, si definiva: “piacente, serio, onesto e pronto a mettere su famiglia”. L’amore, per la vittima in questione è arrivato in pochissimo tempo. Al punto che la stessa donna inizia a sostenere economicamente quello che immaginava essere la sua anima gemella.

Il conto corrente della stessa vittima prosciugato e quindi l’esigenza di contrarre dei debiti, oggi da saldare per la donna. Era disposta a tutto, cosi come è evidente pur di aiutare l’uomo che tanto amava. L’uomo, pregiudicato, cosi come anticipato, era dipendente da stupefacenti e con precedenti in analoghe truffe ai danni della madre e del fratello invalido che lo avevano denunciato e della sua ex fidanzata, che lo aveva segnalato per violazione di domicilio.

Il malintenzionato ha sempre evitato di incontrare la sua vittima di persona, utilizzando a tal proposito numerose scuse di circostanza. Dopo le prime richieste di natura economiche l’uomo ha addirittura finto il proprio sequestro da parte di un estorsore. Il tutto per spingere sulla donna per altre somme di denaro da fargli arrivare. Un piano assolutamente diabolico.

La donna alla fine ha ceduto, terrorizzata com’era per la vita sia sua che del suo “amato”, ha denunciato il tutto ai Carabinieri. Una volta realizzato il tutto le forze dell’ordine hanno compreso cosa stesse davvero accadendo e hanno convinto la stessa donna a sporgere denuncia contro quello che immaginava un uomo d’oro. Il truffatore però non si è arreso per niente.

Anche una volta incassata di fatto, la denuncia, ha continuato a cercare la donna: “ha cercato di contattala con telefonate martellanti e messaggi, nel tentativo di farla ricadere nel suo inganno” hanno dichiarato, infatti, i militari. L’uomo è stato poi identificato e il Gip, considerati i precedenti penali della persona in questione e la gravità del reato, oltre che l’impossibilità di sospensione condizionale di un’eventuale pena ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

La storia insomma si è conclusa nel peggiore dei modi per il finto uomo dei sogni e forse ancora peggio per la sua povera vittima. Derubata e presa in giro, ed alla fine, illusa da quello che pensava potesse essere l’uomo dei suoi sogni. Una vicenda davvero assurda.

Published by
Paolo Marsico